In pochi hanno saputo, come lui, crearsi un popolo di adepti incrollabile nella fede delle sue qualità. Nonostante in carriera si arrivato un solo successo, al volante di una monoposto di Formula 1, Jean Alesi nel Gp del tifo può gareggiare nella corsa riservata ai Gilles Villeneuve, tanto per fare un nome a caso. Quel 27 a contraddistinguere la livrea della sua Ferrari, una delle meno performanti di sempre, è stato un marchio di fabbrica che ancora oggi – vedere per credere, durante uno dei fine settimana in pista per il Gp di Monza – lo mette di diritto sul podio dei più amati.
Jean Alesi, ex pilota di Formula 1, chierichetto a Milano
Jean Alesi, tra Avignone e Alcamo, mezzo francese e anche qualcosa in più di italiano. Abituato a non avere peli sulla lingua, che si parli di Jean Todt o di uno dei totem del motorsport qual è Ayrton Senna, un altro che ha pochi eguali in quanto a capacità di portarsi dalla sua eserciti di affezionati. Anche di Senna, a cui Alesi tributa gli onori che spettano a quello che forse è stato il più grande – seppur non certo il più vincente – dice che quell’ostentazione di religiosità del pilota brasiliano forse era un po’ troppo. L’occasione, per queste frasi, Alesi la prende all’indomani di quegli scatti che hanno fatto il giro del mondo. E che lo hanno immortalato durante un servizio da chierichetto alla messa di Natale in via San Francesco di Paola, a Milano, in via Manzoni.
Dalla Ferrari alla tonaca bianca per fare da chierichetto a Milano
Di bianco vestito, Jean, con crocefisso in mano e compostezza propria dei servitori della messa. Per giunta in un’occasione importante qual è quella natalizia. Dove monsignor Scotti, poco prima di officiare, ha chiesto proprio all’ex pilota di Formula 1 la presenza a bordo dell’altare. Poco distante dall’abitazione milanese di Alesi, che su Instagram non ha mancato di esternare le proprie emozioni con un “brividi” corredato da cuoricino, al momento della rimozione del velo con la culla del Bambinello. Corredato da un “tu scendi dalle stelle” che ha accompagnato il momento. “Sono molto orgoglioso di aver fatto quest’esperienza: devo dire che è stato molto emozionante”, ha poi svelato l’ex pilota della Ferrari, senza nascondere la propria fede.