⏱️ < 1 ' di lettura

I 198 delegati alla Cop28, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici hanno approvato il ‘Global Stocktake’, il bilancio degli impegni e che comprende le azioni per ridurre le emissioni di gas serra. L’approvazione è avvenuta subito dopo l’apertura della plenaria ed è stata accolta con un applauso. Per la prima volta il mondo parla di abbandono graduale del petrolio, sebbene nella scelta delle terminologie stia anche la parziale delusione di chi si aspettava parole più nette rispetto all’addio a certi tipi di fonti. Si partirà già in questo decennio a “transitare fuori dai combustibili fossili” e accelerare tale azione “in questo decennio cruciale al fine di raggiungere la neutralità del carbonio nel 2050”.

Co28 di Dubai: lo storico accordo sul clima

Il giubilo passa anche dalle parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Che su X ha scritto: “Congratulazioni COP28! Una parte cruciale di questo storico accordo è davvero ‘made in Europe’. Tutto il mondo ha approvato i nostri obiettivi al 2030: triplicare le energie rinnovabili e raddoppiare l’efficienza energetica, entrambi entro il 2030. L’accordo di oggi segna l’inizio dell’era post-fossile”. Analoga soddisfazione da Sultan Al Jaber, presidente della Cop28, affermando che l’accordo sul Global Stocktake è “storico” e sottolineando come il traguardo raggiunto sia stato il suo obiettivo dall’inizio dei lavori della Conferenza a Dubai.

Lo stop ai combustibili fossili dal 2050

La Cop28 è “una ragione per essere ottimisti in mondo di conflitti, in Ucraina e in Medio Oriente”, ha atto eco John Kerry, parlando durante la pleanaria della Cop28 a Dubai. “Questo è uno straordinario risultato” anche perché “era complicato mettere insieme” tutte le istanze e “ottenere il consenso”.