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Novak Djokovic, numero 1 del tennis mondiale, ha sempre detto (in piena onestà) di amare l’Italia. E i motivi in effetti c’erano tutti: dalla vittoria Challenger a Sanremo nel 2005, quando era ancora un ragazzino, alla passione per la lingua del bel paese, ai trionfi romani (6) e torinesi (2). Passando per il fatto che la moglie Jelena ha studiato a Milano nel periodo dell’università. Il fatto è che ultimamente l’Italia, a Nole, va indigesta.

Un’Italia dominante contro Nole Djokovic

In ordine cronologico, è accaduto questo. Aprile 2023: Lorenzo Musetti lo batte a Monte-Carlo, approfittando di una giornata nera del serbo. Novembre 2023: Jannik Sinner lo supera alle Atp Finals, anche se poi Djokovic si prenderà la rivincita in finale. Sempre novembre dello scorso anno: la Serbia del numero 1 viene eliminata dall’Italia in semifinale di Davis a Malaga, con Novak sconfitto in singolo, da Sinner, e in doppio. Gennaio 2024, Australian Open: di nuovo Sinner lo domina in semifinale, prologo al primo Slam dell’azzurro. Marzo 2024, Indian Wells: Luca Nardi ottiene la vittoria più importante in carriera piegando il vincitore di 24 Major al terzo set.

Dopo i ko con Sinner e Nardi, Djokovic cerca di ripartire

Riassumendo: delle ultime otto sconfitte del serbo, cinque sono giunte contro giocatori italiani: tre con Sinner, una con Musetti, una con Nardi. Che a Nole stia venendo il mal d’Italia? Oppure, più semplicemente, è che Djokovic in questo momento ha bisogno di ritrovare energie che sembrano perdute? Ora ci sarà l’Atp 1000 di Miami da cui ripartire e si vedrà se Nole tornerà alla sua forma smagliante