La prospettiva potrebbe essere quella di mettere la parola fine alla carriera di Paul Pogba: la Procura nazionale antidoping ha infatti chiesto quattro anni di squalifica per il centrocampista francese, risultato positivo al testosterone sintetico nel controllo effettuato dal laboratorio antidoping di Roma dopo Udinese-Juventus, giocata lo scorso 20 agosto. Sebbene negli ultimi giorni fosse emerso lo scenario del patteggiamento, le strade hanno ora preso un’altra direzione. Pare infatti che il giocatore della Juventus abbia rifiutato il patteggiamento, che lo avrebbe comunque allontanato dai campi per due anni. Per Pogba, 30 anni, si aprono così le porte del processo davanti al Tribunale nazionale antidoping.
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Pogba positivo in Udinese-Monza e anche alle successive controanalisi
Pogba, sospeso in via cautelare lo scorso 12 settembre, era poi risultato positivo anche alle controanalisi, come da referto del 6 ottobre. La richiesta di quattro anni corrisponde alla sanzione prevista per doping nel caso non ci sia patteggiamento.
Il caso Pogba ha rappresentato uno dei problemi della stagione bianconera, alle prese proprio in quei giorni tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno con le voci di vendita (poi non concretizzate) del club. Ma anche del successivo caso Fagioli, con il centrocampista poi squalificato per le scommesse non autorizzate.