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Da Como a Bergamo, per completare 238 chilometri e l’edizione dell’edizione numero 117 del Giro di Lombardia. Classica come un monumento del ciclismo qual è, nuova per la sfida tra Tadey Pogacar e Remco Evenepoel. I due astri a confronto come mai era accaduto prima e che proprio sul percorso delle “foglie morte” mette di fronte il meglio che le due ruote a pedali possono offrire.

Giro di Lombardia, l’edizione numero 117 e i big in corsa

Il Giro di Lombardia, in programma il prossimo 7 ottobre, mette su strada anche Primoz Roglic, terzo alla Vuelta e altro grande big atteso sui 4400 metri di dislivello del Lombardia, “come il tappone dolomitico del Giro”, ha spiegato durante la presentazione della corsa Mauro Vegni.

Le ascese della Madonna del Ghisallo, Roncola (pendenza massima al 17%), Berbenno, Passo della Crocetta, Zambla Alta e Passo di Ganda prima dello strappo sul selciato di Colle Aperto: un Giro di Lombardia durissimo, con in corsa anche Thibaut Pinot (vincitore nel 2018 davanti a Nibali), alla sua ultima corsa in carriera.

Giro di Lombardia, da Roglic alla speranza azzurra Ciccone

“Evenepoel sarà un cliente difficile per Pogacar – è stato il pronostico di Vincenzo Nibali, ospite d’onore della conferenza al Pirellone -, anche se lo sloveno in un possibile sprint a due ha qualcosa in più”. In tutto questo, chissà che il colpo non riesca a piazzarlo Giulio Ciccone, maglia a pois all’ultimo Tour de France 31 anni dopo Chiappucci e prima speranza della pedivella azzurra in una corsa come il Lombardia.