“Abbiamo avuto un confronto in corridoio, come dopo tutte le partite”. Di per sé, una frase che nega l’eccezionalità del caso. In fondo, però, dopo l’1-3 che ha quasi estromesso il Milan dalla Champions League, il confronto tra Stefano Pioli e la dirigenza rossonera lascia aperte tutta una serie di considerazioni su cui è facile speculare ma anche scorretto sminuire.
Champions, Milan ko contro il Borussia e quasi eliminato
Perché c’erano tutti, a San Siro, per la partita con il Borussia Dortmund che lo stesso Pioli – alla vigilia – aveva battezzato come la più importante. E il Milan, reduce dalla prova luccicante contro le stelle del Psg, dopo solo 5 minuti sembrava dover vivere di luce riflessa di quell’ultima partita interna. Gerry Cardinale, Paolo Scaroni e il futuro uomo Red Bird, Zlatan Ibrahimovic. A prendere parte al sold out di San Siro insieme a Jannik Sinner, l’eroe delle Atp Finals di Torino e ancor più della Coppa Davis di tennis, che prima del fischio d’inizio ha salutato dall’erba del Meazza i tifosi dello stadio in cui si alberga il suo cuore rossonero.
Il film della partita: Giroud sbaglia il rigore, Thiaw si infortuna, il Milan crolla
Invece, si diceva, dopo 5 minuti il rigore sbagliato da Giroud è stato il presagio di quel che dopo sarebbe successo. Il vantaggio tedesco su rovesciamento di fronte e proprio da rigore, il rischio di finire sotto di doppio svantaggio e il primo, pesantissimo, gol milanista di Chukwueze. Conti in pareggio, ma illusione effimera. Perché nel secondo tempo il Borussia allunga, scappa e rischia di dilagare. Finisce 1-3 e finisce quasi anche il sogno di Champions del Milan, che solo grazie a un contestato rigore all’ottavo di recupero in Psg-Newcastle tiene viva la debole fiamma della speranza. L’1-1 del Parco dei Principi dice che in caso di vittoria al St James’ Park il 13 dicembre, e al concomitante successo di un Borussia già qualificato sui parigini, per il Milan potrebbe ancora essere Champions. Nessuno pensa all’Europa League, molti temono però una stagione senza Europa già prima di Natale.
Milan-Borussia, Pioli: “Ora abbiamo solo una possibilità”
“Abbiamo una possibilità: vincere a Newcastle. Chiaro, poi non dipende solo da noi”, sono state le parole di Stefano Pioli dopo il ko e con lo sguardo già all’ultima partita del girone. “Oggi l’abbiamo persa nel momento in cui potevamo indirizzarla. L’infortunio di Thiaw”, che ha riportato un infortunio al flessore della coscia sinistra, “ha cambiato i nostri equilibri difensivi. Ora abbiamo una piccola possibilità e andremo a giocarcela”.