Si conclude al meglio per Hubert Hurkach, polacco classe 1997 numero 11 Atp, il Master 1000 di Shanghai. Il polacco infatti è riuscito, non con poche difficoltà, a superare in tre set col punteggio di 6-3 3-6 7-6 (8) Andrey Rublev, attuale numero 5 del seeding mondiale. Il russo, che ha avuto anche una palla per vincere il titolo, è stato protagonista però in negativo per il suo comportamento in campo, visto che quando si è concretizzata la sconfitta, ha distrutto la racchetta.
A Shanghai la vittoria di Hurkach ai danni di Rublev
Nel terzo set però la sua rabbia era esplosa ancora di più in un momento particolare, ovvero quando è stato il polacco a disporre di un’occasione per vincere il match. Uno scambio prolungato sul punteggio di 5-4 per Hurkacz e 40 pari, si è chiuso con un vincente di quest’ultimo che ha sfruttato un colpo non troppo angolato del suo avversario. Immediatamente dopo aver incassato il punto, il russo è esploso, lasciandosi andare ad uno sfogo clamoroso e improvviso. Con chi ce l’aveva il moscovita? Non di certo con l’avversario, ma con uno dei fotografi colpevoli di averlo distratto durante lo scambio muovendosi a bordo campo.
La sceneggiata del russo all’indirizzo dei fotografi
Urla furiose da parte del tennista che ad ampi gesti si è avvicinato minacciosamente alla zona a ridosso delle panchine riservata ai fotoreporter. “Perché? Perché vi muovete durante i punti? Perché?”. L’arbitro non ha potuto far altro che “ammonirlo” con il classico “warning”. Un richiamo che Rublev non ha digerito chiedendo lumi al giudice di sedia. Renaud Lichtenstein a quel punto con pazienza ha motivato il suo gesto legato non alle parole utilizzate, ma al modo in cui Rublev si è espresso, assai aggressivo: “Ho capito Andrey il tuo sfogo, ma non conta quello che hai detto ma come ti sei comportato. Sei stato molto aggressivo nei loro confronti. Posso essere d’accordo sul fatto che si muovessero ma il tuo comportamento”.
Per il polacco il secondo Master 1000 della carriera
Discorso chiuso con il numero 5 del mondo che è poi riuscito a disinnescare il match point in favore di Hurkach, arrendendosi però poco più avanti nel tie-break decisivo. Il polacco ha mostrato fin da subito grande sicurezza con il servizio, scandito anche da ben 21 ace tra cui 4 nel tie-break del terzo set, un buonissimo 81% di punti vinti con la prima di servizio in campo, e grande potenza e precisione con il suo dritto.
Grande brivido per il polacco che era sotto 5-2 nel tie-break del terzo set ma Hurkacz è poi risalito fino al 5-5. Rublev si è procurato il primo e unico match point sul 6-5, ma in risposta. Hurkacz lo ha cancellato con l’ace numero 20 e se ne ha guadagnato uno a favore con il numero 21. Alla fine l’ultimo errore è stato di Rublev, l’ultimo sorriso di Hurkacz.
Con questa vittoria il polacco si aggiudica il suo secondo Master 1000 della carriera, dopo Miami 2021 ai danni del suo a detta sua “miglior amico nel circuito” Jannik Sinner. Grazie anche a questa vittoria del suo amico polacco, Sinner riesce a mantenere la quarta posizione del ranking inviolata, anche se oramai la qualificazione per le finals di Torino sono già ipotecate. Con questo titolo il polacco sale a quota due titoli stagionali e nove complessivi in carriera.
Marco Micheletti