Stefano Cusin e Vincenzo Alberto Annese confermano quanto da un paio di millenni sanno un po’ tutti: nessuno è profeta in patria. Il primo, già allenatore della Palestina, nella settimana cadenzata dalla guerra a Gaza ma più prosaicamente anche dalle partite di calcio delle Nazionali, è andato a segno con le sue Comore. Lui che in passato aveva allenato anche il Sud Sudan, rappresentanza del Paese più povero al mondo, nella partita giocata in Francia con i suoi giocatori delle isole africane si è imposto per 2-1 su Capoverde.
Il Nepal di Annese elimina il Laos e punta ai Mondiali
Dopo aver girovagato tra Armenia, Lettonia, Indonesia, Ghana, Kosovo e Belize, motivi per sentirsi appagato ne ha anche Annese, commissario tecnico 38enne, che sta indicando la via al suo Nepal. Quella che porta ai Mondiali del 2026 e che gli ha consentito di eliminare il Laos, avvicinandosi sempre più a un traguardo che dire storico sarebbe poco.

Checco Moriero alla guida delle Maldive: anche in paradiso arrivano i ko
Motivi per consolarsi dalla sconfitta con il Bangladesh – che gli ha precluso proprio la strada verso la rassegna iridata – ne ha anche Checco Moriero, ex Inter e Roma. Uno che da allenatore si sta facendo apprezzare dalle Maldive e invidiare, se non altro per la location, dal resto dell’universo terracqueo.

I dolori di Mancini con l’Arabia, le gioie di Montella con la Turchia
Eh sì, perché non tutti sono Roberto Mancini e non c’è solo la dorata Nazionale dei “Figli del deserto”, che l’oasi di ristoro non sembrano trovarla nemmeno con il cittì campione d’Europa in carica. In 4 partite, per il Mancio solo 1 pareggio e 3 sconfitte. L’ultima delle quali, a Portimao, inflitta dal Mali. All’orizzonte le qualificazioni ai Mondiali non sono un miraggio, ma un concreto traguardo da inseguire a novembre contro Pakistan e Giordania, prima di dedicarsi alla Coppa d’Asia.
Domenico Tedesco e il Belgio: l’attentato e la partita sospesa
Così, tra un Vincenzo Montella che ha già qualificato la Turchia agli Europei e un Domenico Tedesco vittima suo malgrado dell’attentato che ha interrotto la sfida tra il suo Belgio e la Svezia, non ci sono solo le croci che si deve portare addosso Luciano Spalletti. Sconfitto sì 3-1 dall’Inghilterra e ora inevitabilmente costretto a non sbagliare più per non vedersi costretto a passare dagli spareggi, per giocarsi i prossimi Europei.