Che “Sarà romantico” è scritto anche alle spalle della curva Davide Pieri, incubatrice del tifo biancorosso allo U-Power Stadium. Che sarebbe stato romantico, prima di altri, lo aveva detto Adriano Galliani tornando a Monza, ormai 5 anni fa, dopo quelli che lui stesso avrebbe definito i suoi 31 anni in prestito al Milan. Romantico, di certo, è stato il confronto dello scorso mese di agosto: Monza e Milan insieme, sul campo del fu Brianteo, proprio per ricordare l’ex presidente morto poche settimane prima.
Domenica al Meazza la partita tra Milan e Monza
Romantico lo sarà ancora e diversamente non potrebbe essere, per Milan e Monza. Perché non c’è solo la consapevolezza di giocarsi per la prima volta la sfida di campionato senza Silvio Berlusconi, che proprio durante la prima edizione del memorial – la scorsa estate – era stato ricordato con uno slogan condiviso da entrambe le compagini: “Due squadre, un presidente. Per sempre nel cuore”.
La storia di doppi ex, oltre Berlusconi e Galliani
Silvio Berlusconi e Adriano Galliani, certo. Paolo Berlusconi. Ma anche tanti altri, dai giocatori in giù, quelli che si affronteranno domenica al Meazza per intrecciare ricordi e significati a una sfida, Milan-Monza, che normale proprio non può esserlo. Tra gli anni Settanta e Ottanta in particolare, tanti sono stati infatti i giocatori che hanno rappresentato al meglio cause e colori di bagaj e casciavit. Da Daniele Massaro, giunto al professionismo in Brianza e poi in cima al mondo con i rossoneri, passando per Dustin Antonelli e Walter De Vecchi, Ruben Buriani ma anche Simone Boldini.
Da Magni a Silva, da Scala a Stroppa: fino a Pessina e Colombo
Una carrellata di giocatori, allenatori, simboli. Nils Liedholm, ad esempio, ma pure Angelo Anquilletti. E poi ancora Alfredo Magni, Massimo Silva, Francesco Vincenzi, Giovanni Lorini, Nevio Scala, Duino Gorin, e Ugo Tosetto. Un’enciclopedia di nomi e volti, di storie ed emozioni che passa anche da Giuliano Terraneo, Mario Trebbi, Michele De Nadai, Lino Golin e Franco Fasoli, scomparso nei giorni scorsi.

Dire Milan e dire Monza è sottointendere anche Gigi Radice o Alessandro Costacurta, Francesco Antonioli, Davide Pinato, Maurizio Ganz e poi Giovanni Stroppa. Perché anche in tempi recenti la tradizione biancorossonera si è rinnovata con Mario Sampirisi, Gabriel Paletta e Mattia Valoti. E ancor prima con Cristian Brocchi, Chrisian Abbiati e Massimo Oddo, fino a Kevin-Prince Boateng, Mario Balotelli e Andrea Petagna. Una tradizione rinnovata da chi oggi rappresenta il Monza con la fascia al braccio, Matteo Pessina, ma anche Lorenzo Colombo. Due dei protagonisti annunciati della partita del Meazza, domenica all’ora di pranzo. La si potrebbe definire il lunch match, di questi tempi. Ma sarebbe troppo poco romantico: è la sfida del cuore, niente di più. Ma neanche niente di meno.