“Lo stato di salute dello sport in Lombardia è tornato ai livelli di pre Covid”. Diagnosi confortante, soprattutto se arriva nell’anno olimpico. Diagnosi confortante, se certifica che il movimento è nonostante tutto di sana e robusta costituzione. Diagnosi confortante, se a farla è il presidente del comitato regionale Coni, Marco Riva.
Riva, Coni: “Tanta domanda di sport, gli impianti stiano al passo”
Il chek-up arriva in diretta tv, davanti alle telecamere di Buongiorno Regione, su Rai 3, martedì 28 febbraio. Appuntamento mattutino per dire che ben comincia è a metà dell’opera, sebbene sulla strada ci sia ancora strada da fare. Perché la buona notizia si accompagna “a tanta domanda di sport, che però poi deve andare di pari passo con un’impiantistica di livello”, annota infatti Riva. Che scrive sulla ricetta le dosi di uno sport in fermento, con oltre 3 milioni di persone a certificare la passione lombarda per l’attività sportiva.
“Le criticità”, semmai, “sono nelle strutture. La Lombardia deve essere leader anche in questo”, prosegue Riva. Raffrontando i dati di 131 impianti ogni 100mila abitanti, a livello italiano, che è sì inferiore ai parametri lombardi. Ma soprattutto lontano dai 250 della media europea e dei 600 della Finlandia. “Sicuramente c’è da lavorare, anche su un piano di sviluppo che capisca le necessità del territorio, armonizzando gli interventi anche in ottica di efficientamento energetico degli impianti e dell’accessibilità degli stessi”, è il Riva pensiero.
Atletica, nuoto e tennis, Riva: “I grandi risultati fanno da traino”
Piscine, palestre, con un accrescimento della sinergia della collaborazione tra pubblico e privato per mettere mano alle strutture. Perché un po’ come l’alunno che va bene ma si applica poco, se il sistema infrastrutture accompagnasse adeguatamente l’attività, il risultato potrebbe essere con lode: “Complici i risultati di nostri atleti”, prosegue Riva, commentando i dati in crescita su discipline come nuoto o atletica, “ci sono più ragazzi che vanno a nuotare. Certo, poi ci sono costi di gestione degli impianti e spese energetiche importanti. Ma l’effetto emulazione è importante, come per il tennis, trainato dall’effetto Sinner e Davis”, a raccontare di una crescente richiesta di attività dei lombardi, che già dispongono di 13mila impianti.