Diciotto anni, una vita divisa tra studio e allenamenti, ma con una determinazione che ha appena riscritto la storia. Sara Curtis agli Assoluti di Riccione ha cancellato un record che resisteva da nove anni: quello di Federica Pellegrini nei 100 stile libero. Un’impresa che segna un passaggio di consegne simbolico, ma anche una svolta nella carriera della giovane atleta.
Record da applausi
Il crono di 53”01, stabilito in vasca tra stupore e applausi, rappresenta la miglior prestazione mondiale del 2025 nella specialità e le ha garantito la qualificazione ai prossimi Mondiali di Singapore. Un tempo straordinario, frutto di un percorso di crescita attento, costruito su basi solide: famiglia sportiva, attitudine naturale per l’acqua, disciplina feroce e quella serenità interiore che trova solo tra le mura di casa, nella quiete della campagna.
Sara Curtis: solo diciotto anni ma ha già fatto la storia
Nonostante una quotidianità scandita da ritmi intensi tra l’Istituto tecnico economico e turistico e le sessioni di allenamento, Sara ha trovato nella piscina un rifugio, un luogo dove sentirsi pienamente se stessa. Proprio in quel contesto, giorno dopo giorno, ha imparato a gestire anche le gare più complesse come i 100 stile libero, una delle prove regine del nuoto mondiale. La sua trasformazione da brillante cinquantista a regina dello sprint su due vasche è il frutto di dedizione assoluta e di un approccio mentale sempre più solido. Guidata da Thomas Maggiore, che la accompagna nel percorso sportivo con competenza e passione, Sara non si limita a inseguire tempi, ma cerca significati profondi in ciò che fa. Simbolico il ciondolo africano che ha regalato al suo tecnico, omaggio alle origini nigeriane della madre, figura fondamentale insieme al padre nel suo avvicinamento al nuoto. Un legame forte con la famiglia e le proprie radici, che convivono con sogni e obiettivi internazionali.
Pronta per il Mondiale
Curtis è ormai nel radar delle università statunitensi: offerte da oltre oceano non mancano e lei stessa guarda con interesse alla possibilità di studiare Psicologia negli Stati Uniti, probabilmente in Virginia. Una scelta che rispecchia la sua voglia di conoscere, di esplorare, di crescere non solo come atleta, ma anche come persona. Tifosa del Torino, appassionata di cucina, lettura e scrittura. Guarda con ammirazione figure come Simone Manuel e Simone Biles, atlete che hanno saputo farsi portatrici di messaggi importanti oltre i risultati sportivi.
Nel giorno in cui ha abbattuto il record della Divina Pellegrini, Sara ha dimostrato di non essere soltanto un talento tecnico, ma anche una ragazza capace di reggere la pressione e superare le proprie barriere. Il confronto con una leggenda non la spaventa, ma lo affronta con il rispetto di chi sa quanto ancora ci sia da conquistare. Eppure, con la maturità ormai alle porte e i Mondiali in vista, il futuro ha già un nome scritto in lettere maiuscole: quello di Sara Curtis.