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“Negli ultimi minuti ci siamo accontentati di vincere, ma avremmo potuto fargli veramente male”. Un riassunto efficace di una serata, iniziata con il difficile equilibrio tra volontà e realismo. Quello di una Lazio che per la sfida di Champions League sapeva di dover buttare il cuore oltre l’ostacolo, per cercare di superare un avversario sulla carta fuori portata. Così, Maurizio Sarri, al triplice fischio racconta anche con un po’ di orgoglio quello che i suoi biancocelesti sono riusciti a fare contro i tedeschi, sconfitti nella gara di andata degli ottavi di Champions League dal rigore di Ciro Immobile a poco più di 20′ dal termine.

Champions, Lazio-Bayern 1-0: “Una prova perfetta”

Realismo, Sarri ce l’ha anche quando sa che la Lazio perfetta di Champions è un’eccezione, non la regola. “La capacità di giocare tutte le partite in questo modo non ce l’ha nessuno”, spiega dopo il successo sul Bayern. “Una Lazio sempre applicata e determinata come questa avrebbe altra posizione in campionato, ma fa parte tutto del pacchetto”. E come sempre accade, l’onda lunga del successo è quel che fa accarezzare un pensiero stupendo. “In Italia aprire lunghi cicli è complicato”, ha proseguito Sarri dopo il triplice fischio. “Qui sto benissimo, ma se si potesse fare un piccolo salto di qualità mi farebbe ancora più piacere. Oggi abbiamo battuto una squadra che fattura 800 milioni l’anno”.

Dopo il ko con la Lazio, Tuchel (Bayern): “Fatto di tutto per perdere”

Ma se c’è chi sorride, c’è inevitabilmente anche chi ha tanto di che mugugnare. Nella fattispecie, Thomas Tuchel, che del Bayern Monaco è allenatore. E dire che “nel primo tempo abbiamo giocato bene e avuto diverse chance. Nel secondo invece abbiamo perso brillantezza e abbiamo fatto di tutto per perdere una partita che stavamo controllando e abbiamo smesso di crederci. Abbiamo commesso tanti errori individuali”.