Si chiude la stagione 2023 dell’Autodromo Nazionale e per l’occasione torna il Rally di Monza che lo scorso anno non era stato organizzato. L’impianto brianzolo che, salvo sorprese, da gennaio resterà chiuso per alcuni mesi a seguito dei lavori di rifacimento del manto d’asfalto e della realizzazione dei sottopassi, attende i cento protagonisti dell’ottava e ultima tappa del Campionato Italiano Rally. Questa è forse la novità più interessante di questa edizione, cioè la validità per un torneo di una manifestazione nata nel lontano 1978 e che nel corso degli anni era diventata un evento di livello internazionale. Nella sua storia, e di riflesso anche nell’albo d’oro, figurano campioni assoluti delle quattro ruote e non solo. Sia rallisti per eccellenza come i Campioni del mondo, i due terribili francesi Sébastien, Loeb e Ogier, oppure velocisti che rispondono al nome di Dindo Capello e Robert Kubica, senza dimenticare la star indiscussa di tante edizioni della kermesse brianzola, Valentino Rossi.
Rally di Monza: da Loeb a Ogier, da Kubica a Valentino. Fino ai protagonisti di oggi
Quest’anno i nomi più attesi sono quelli dei piloti, e relativi navigatori, che si contendono il titolo nazionale. Alloro che è già finito sulle spalle di Andrea Crugnola, pilota di Varese guidato dalle note impartitegli da Pietro Elia Ometto, al volante della Citroen C3. Due anni fa, in occasione del Rally di Monza che chiudeva addirittura la stagione iridata, il lombardo aveva trionfato nella classe WRC3, ma ora punta più in alto, a scrivere il suo nome nella casella numero quarantatré dell’albo d’oro brianzolo. Il giovane Fabio Andolfi, che occupa la terza posizione in classifica, è il più accreditato rivale di Crugnola. Il savonese guida, affiancato da Nicolò Gonella, una Skoda Fabia così come sullo stesso modello di vettura sarà al via il fresco vincitore della speciale classifica riservata alla Terra, Paolo Andreucci. Al via anche piloti di casa provenienti dalle gare di velocità su pista che rispondono al nome di Marco Bonanomi e Lorenzo Bontempelli, entrambi in passato autori di ottime prestazioni nella gara di casa pur se va riconosciuto che nell’occasione il rally si svolgeva esclusivamente su asfalto.
Il percorso del Rally di Monza, tra asfalto e sterrato
Il percorso, come le due edizioni iridate del 2020 e 2021, utilizzerà sia la pista asfaltata che le stradine sterrate interne del perimetro dell’impianto con una prevalenza della parte di terra rispetto alla pista. Tutto molto interessante per gli spettatori e gli equipaggi stessi ma, a differenza delle due prove del WRC mondiale, non è prevista l’uscita dal Parco di Monza. Quattro le tipologie di prove speciali per un totale di dieci partenze con il via del rally programmato per venerdì primo dicembre alle 13, dopo una mattinata a disposizione dei vari equipaggi per prendere confidenza con il percorso. Arrivo della tappa d’apertura, con quattro speciali previste, in pieno buio attorno alle 20 di sera. Alle 7 della mattina successiva scatta la prima delle sei speciali che chiudono la gara vera, con il via di quella conclusiva alle 15 e 37, per cui nel pieno pomeriggio di sabato si saprà chi è il vincitore del Rally di Monza 2023.
Come entrare al Rally di Monza: ingresso gratuito, diretta Rai
L’ingresso è gratuito per il pubblico ad eccezione di chi vuole entrare con la propria autovettura, nel caso dovrà pagare un parcheggio di 15 euro. In ogni caso l’unico accesso aperto è quello di Santa Maria delle Selve a Biassono in quanto l’ingresso principale di Vedano non è agibile perché il rettilineo successivo è parte integrante del percorso di gara. Ma invece per chi non vuole, o non può, recarsi in autodromo sarà possibile seguire il rally grazie alle molte dirette della Rai.
Enrico Mapelli