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Jannik Sinner trionfa nel torneo Atp 500 di Beijing battendo in finale il russo Danil Medvedev. L’italiano è riuscito a sconfiggere una sua bestia nera, viste le sei vittorie consecutive da parte dell’ex numero 1 del mondo.

La vittoria di Sinner al torneo Atp 500 di Beijing: sconfitto Medvedev

Questa volta, però l’altoatesino è riuscito a imporsi fin dai primi game con un gioco molto tendente all’attacco. Con un dato che dimostra come con la prima palla in campo Sinner riuscisse a vincere il punto con un netto 83%. Molte anche le discese a rete a seguire il servizio del tennista del bel paese, dove è riuscito a mettere pressione al russo e conquistando molti punti. Il dritto micidiale e gli spostamenti laterali di Sinner hanno visto spesso e volentieri in difficoltà Medvedev. Il tutto sommato anche a una difesa degna del miglior Djokovic, come dimostra la sola palla break concessa in tutto l’incontro.

Sinner comunque se l’è sudata: è stata battaglia vera, che ha divertito tutti gli appassionati di tennis della prima e dell’ultima ora. Con questa vittoria, ottenuta per 7-6 7-6, Sinner si aggiudica il suo terzo titolo stagionale dopo Montpellier e Toronto e arriva a quota nove in carriera. Non male per un ventiduenne. Jannik raggiunge anche il suo best ranking, numero 4 del mondo, e eguaglia il record italiano nell’era open di Adriano Panatta, numero 4 del mondo ad agosto 1976. Davanti c’è solo Nicola Pietrangeli, numero 3 nel 1959 e 1960 nelle classifiche allora stilate dal giornalista Lance Tingay.

Da Pechino a Shangai: Sinner ai master 1000 contro Giron

Tra tutti gli 85 tennisti arrivati a essere classificati tra i primi 4 del mondo nell’era del computer (dal 23 agosto 1973), Jannik Sinner è il 29esimo più giovane. Il suo attuale ranking e i 500 punti lo mandano a un passo dalla seconda partecipazione (la prima da titolare) alle Atp Finals di Torino. In mezzo ci si può togliere altre soddisfazioni, a partire da Shanghai. E’ lì che lo si vedrà impegnato nel primo turno del master 1000 contro l’americano Marcos Giron, attuale numero 80 del seeding mondiale. Il tennis italiano negli ultimi anni non era mai stato così entusiasmante e competitivo e il movimento è ricco di giovani talenti come i vari Arnaldi e Musetti.    
Marco Micheletti