Negli ultimi anni, gli animali robotici, meglio noti come robopets, hanno guadagnato popolarità come soluzione innovativa per contrastare la solitudine e l’isolamento sociale, soprattutto tra la popolazione più anziana. Si tratta di dispositivi innovativi, in grado di donare compagnia e conforto, replicando i comportamenti tipici degli animali domestici, ma senza avere le responsabilità legate alla loro cura.
Socialità, robopets: boom negli Usa
Recentemente, a Washington D.C, negli States, sono stati distribuiti circa mille robopets agli over 60 per alleviare il loro isolamento sociale. Questi particolari animali robotici dal pelo morbido, infatti, hanno la capacità di rispondere al tatto e alla voce, imitando comportamenti tipici di cani e gatti: stiracchiarsi, fare le fusa o rotolarsi. I cani robot, nel dettaglio, abbaiano e scodinzolano, mentre i gatti miagolano e, appunto, fanno le fusa ai propri padroni. Ciò li rende una presenza altamente rassicurante, ma privi delle esigenze di un animale vivo.
Socialità, robopets: un finanziamento da 150mila dollari
Tale iniziativa americana è stata finanziata grazie a un investimento di 150mila dollari da tre organizzazioni no-profit locali, come riporta il Washington Post: “fa parte di una spinta più ampia a livello nazionale per utilizzare animali domestici alimentati a batteria per alleviare la solitudine e l’isolamento che spesso accompagnano l’età avanzata e aiutare a ridurre i rischi per la salute associati”. Sono molti, infatti, gli studi che evidenziano come la solitudine possa aumentare il rischio di depressione, inattività e problemi di salute tra chi è più anziano. In tal senso, i robopets offrono una soluzione pratica, fornendo compagnia senza responsabilità legate alla cura.
Socialità, robopets: un’invenzione destinata a crescere nel mercato globale
Se la domanda di robopets sta continuando a crescere non è solo dovuta al contrasto all’isolamento sociale, ma è alimentata anche dai progressi dell’intelligenza artificiale, nonchè dall’aumento della consapevolezza dei benefici terapeutici apportati da questi particolari animali robotici. Secondo la società di ricerca statunitense IMARC Group, infatti, il mercato globale dei robopets è destinato a crescere in modo significativo, passando dai 7 miliardi di dollari nel 2023 ai 57 miliardi di dollari entro il 2032.
Socialità, robopets: nuovi modelli presentati al Ces 2025 di Las Vegas
L’agenzia Reuters ha reso noto che durante il Ces 2025 di Las Vegas, una delle più grandi fiere dell’elettronica al mondo, sono stati presentati dei nuovi modelli di robopets, chiamati ‘Noono’, topolini robotici dotati di intelligenza artificiale e progettati, appunto, per interagire con l’essere umano in modo realistico.