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Bilancio in altalena per il giovedì di coppe europee in cui le italiane hanno trovato lacrime e sorrisi. Le prime, tutte nel fazzoletto della Roma, sconfitta 2-0 dallo Slavia Praga, capace di superare i giallorossi anche in testa al gruppo G di Europa League.

Europa League, male la Roma e Atalanta già qualificata

Prova sottotono, quella della squadra di Mourinho, forse già proiettata al derby con la Lazio che ha cominciato a far discutere da giorni. Senza Lukaku sul referto marcatori, lui che ci andava da 14 partite consecutive in Europa League, la Roma non tira in porta per 45 minuti e offre una prestazione non in linea con le aspettative, ora che la stracittadina della capitale è alle porte. In coppa, in ogni caso, per passare il turno basterà comunque solo un pareggio con il Servette. Per il primo posto e il conseguente bypass sulla strada dei playoff, saranno necessarie le ultime due giornate. Visto che ora, Slavia e Roma sono a pari punti e pari nella classifica generale, ma con la differenza reti in favore dei cechi.

Conference League, Fiorentina con il minimo sforzo

E se José Mourinho dice che “siamo stati orribili e non professionali”, Gianpiero Gasperini dice di sé e della sua Atalanta che “adesso siamo più sereni”. Considerazione resa possibile dall’1-0 allo Sturm Graz (rete di Djimsiti) che vale già il passaggio ai sedicesimi già nel cassetto, con la possibilità di volare dritti agli ottavi con un punto contro lo Sporting, il 30 novembre.

In Conference League, invece, basta un rigore di Nzola per mandare la Fiorentina al primo posto. Finisce infatti 0-1 in Serbia, sul campo del Cukaricki, guadagnandosi la vetta del girone F. Per Italiano e ragazzi, adesso, un successo contro il Genk nel prossimo turno e il concomitante pareggio del Ferencvaros in Serbia, si aprirebbero direttamente gli ottavi.