A tutti è capitato almeno una volta nella vita di alzare gli occhi al cielo in una sera d’estate e godere della vista di una stella cadente. Tuttavia, non si tratta di stelle, ma di meteore (granelli di polvere provenienti dallo spazio che attraversano l’atmosfera in totale casualità, lasciandosi alle spalle una scia di luce) ed un fenomeno che in alcuni periodi dell’anno si manifesta con maggior regolarità e intensità, prendendo il nome di ‘sciami meteorici’.
Sciame meteorico, cosa significa
Per sciame meteorico, l’Enciclopedia Treccani intende un “Raggruppamento di meteore, che si muovono, con uguali velocità eliocentriche, su orbite sensibilmente parallele, popolarmente detto s. di stelle cadenti (➔ meteora)”. Fondamentalmente si parla di pioggia o sciame meteorico quando il numero di scie visibili supera le dieci meteore all’ora.
I più importanti sciami meteorici: quando vederli
Il numero complessivo di sciami meteorici non è conosciuto con certezza, ma quelli principali sono circa una ventina ed è possibile vederli in diversi periodi dell’anno: lo sciame più famoso è composto da Le Perseidi, tradizionalmente note anche come ‘lacrime di San Lorenzo’, attive tra il 17 luglio e il 24 agosto con picchi massimi attorno al 12 agosto.
Poi, ci sono le Leonidi, visibili dal 14 novembre al 21 novembre e legate alla cometa Tempel-Tuttle. Sono meteore che si staccano nei momenti di massimo avvicinamento della cometa al Sole (perielio), a causa della sublimazione del ghiaccio di cui è costituita. Il nome deriva dalla posizione da cui sembrano provenire localizzato nella costellazione del Leone.
Devono il loro nome alla costellazione dei Gemelli, le Geminidi: sono stelle comete prodotte dalla sabbia spaziale rimasta in orbita dal passaggio della cometa Phaeton, diventata asteroide dopo aver esaurito la sua acqua. E’ possibile ammirarle dal 3 al 19 dicembre con picchi massimi intorno al 13-14 dicembre.
Un altro sciame meteorico degno di nota sono le Quadrantidi, il cui nome deriva sempre dalla costellazione del Quadrante: sono tra le più intense piogge di meteore dell’anno e derivano da un asteroide chiamato 2003 EH1, molto brillanti e capaci di persistere più a lungo nella volta stellata, originando scie più persistenti. Il periodo in cui si possono vedere va dal 28 dicembre al 12 gennaio con picco massimo il 3 gennaio.
In primavera, precisamente dal 16 al 25 aprile, il cielo si illumina delle Liridi, che prendono il nome dalla costellazione della Lira), mentre, quasi in concomitanza, dal 18 aprile al 28 maggio, è possibile vedere le Eta Aquaridi, il cui radiante si trova nelle vicinanze della stella η [eta] nella costellazione dell’Acquario, associate alla cometa di Halley.
Stelle cadenti, dove vederle
I luoghi più incantevoli in cui poter vedere le stelle cadenti o sciami meteorici sono anzitutto posti dove il cielo è più scuro, quindi il consiglio è quello di allontanarsi dai centri abitati o comunque da luoghi in cui vi è un alto tasso di inquinamento luminoso e recarsi in località remote come spiagge, boschi, riserve naturali. Ciò che conta è posizionarsi in un punto che permetta un’ampia visuale puntando verso Nord-Est, dove si trova il radiante, cioè il punto dal quale provengono e si irradiano le meteore.