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Superato (parzialmente) lo shock per il forfait di Jannik Sinner, Roma si svela con un sorteggio a Fontana di Trevi, secondo luogo iconico della città coinvolto negli Internazionali Bnl d’Italia dopo la presentazione al Colosseo. Al netto del dispiacere per il numero 2 del mondo alle prese con il delicato problema all’anca, è giusto partire da un dato: ci sono complessivamente 23 italiani nei due tabelloni principali, 12 uomini e 11 donne. Molti di loro sono giovani, con prospettive di crescita importanti: per tutti gli azzurri Roma rappresenta un passaggio fondamentale, in termini di verifica delle proprie ambizioni.

Tennis, Internazionali d’Italia: subito Berrettini-Napolitano

Nel draw maschile c’è un derby curioso all’esordio fra Matteo Berrettini e Stefano Napolitano, che si sono scambiati la wild card proprio alla vigilia, facendo entrare nel tabellone principale il romano senza l’utilizzo della stessa. Ma c’è pure un’altra sfida tutta azzurra, quella tra Matteo Gigante e Giulio Zeppieri. Luciano Darderi, tra i più in forma di recente, ha pescato Denis Shapovalov per uno dei match di primo turno più stuzzicanti, ma l’attenzione è tutta puntata su Lorenzo Musetti, finito nel settore di Dimitrov, Korda e Bublik: come dire, tanto talento e poche certezze.

Gli ultimi Internazionali di Roma per Nadal, Paolini per la top 10

Rafa Nadal, alla sua (probabile) ultima apparizione al Foro, attende un qualificato e poi, nel caso, Hubert Hurkacz. Ci sono (per adesso) anche Andrey Rublev -fresco vincitore del master 1000 di Madrid- e Daniil Medvedev, annunciati tuttavia con più di un acciacco. Tra le ragazze, l’Italia ha il suo faro chiamato Jasmine Paolini, numero 12 Wta e con le top 10 piuttosto vicine. Per la toscana, Sherif o Martic per cominciare, nella zona di tabellone con Azarenka, Kalinina e Sakkari: poteva andare peggio. Anche nel torneo femminile c’è un derby, quello tra la 17enne Vittoria Paganetti e Lucrezia Stefanini. E ci sono pure tante altre protagoniste che coprono uno specchio temporale di circa 20 anni, con la 37enne Sara Errani (subito contro Anisimova, vista Svitolina) a chiudere il gruppo. Se il livello di spettacolo, nel complesso, toccherà almeno a tratti le vette raggiunte dalla finale di Madrid fra Swiatek e Sabalenka – numero 1 e 2 anche a Roma – non ci si potrà certo lamentare. La Capitale è pronta per l’edizione numero 81.