A oggi esistono oltre 300 studi scientifici a dimostrare che la pratica della meditazione apporta molteplici benefici al corpo e alla mente: è stato dimostrato, ad esempio, che per beneficiare dei primi effetti positivi basta anche solo meditare per 20 minuti al giorno per due settimane consecutive.
Cervello e umore
La meditazione mindfulness combatte la depressione, l’ansia e lo stress:
- Il Professor Filip Raes, della Facoltà di Psicologia e Scienze dell’Educazione, KU Leuvenha, ha condotto uno studio su cinque scuole medie in Belgio, che ha coinvolto circa 400 studenti in età compresa tra i 13 e i 20 anni e ha dichiarato che quelli che seguono lezioni di mindfulness in orari scolastici tendono meno alla depressione, all’ansia e allo stress.
- La University of California ha condotto uno studio simile su un campione di pazienti che hanno sofferto di depressione in passato, concludendo che la meditazione mindfulness diminuisce sensibilmente i pensieri negativi.
- La meditazione è efficace anche contro gli ormoni della gravidanza, che tendono a smorzare l’umore e a creare una grave depressione in 1 mamma su 5: Secondo uno studio condotto dal sistema sanitario dell’Università del Michigan, infatti, è stato confermato che le donne incinte identificate come ad alto rischio psichiatrico, partecipando a un intervento di mindfulness di 10 settimane, hanno visto ridursi notevolmente i sintomi depressivi.
Concentrazione e competenze
La meditazione migliora anche la concentrazione, l’attenzione e la capacità di domare il dolore:
- Uno studio della Dottoressa Katherine MacLean della University of California ha evidenziato come durante e dopo una seduta di meditazione, chi vi aveva partecipato era più propenso a mantenere alta la soglia di attenzione, soprattutto su attività ripetitive e noiose.
- Un gruppo di ricerca presso l’Università di Montreal, invece, ha chiesto a 13 maestri zen e a 13 persone non praticanti di sottoporsi alla stessa intensità di calore doloroso, misurando la loro attività cerebrale in uno scanner per la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Ciò che è emerso in questo esperimento è che i maestri zen provavano meno dolore.
Corpo e salute
La meditazione riduce il rischio di malattie cardiache e ictus e le patologie legate alla pressione alta:
- In uno studio pubblicato alla fine del 2012, è stato chiesto a un gruppo di oltre 200 individui ad alto rischio di sviluppare ictus, di partecipare ad una lezione di educazione sanitaria per vivere in maniera più equilibrata grazie all’esercizio fisico e a una dieta più sana, oppure di prendere parte ad un corso di meditazione. Durante i 5 anni successivi i ricercatori hanno seguito i progressi dei partecipanti, scoprendo che chi aveva partecipato al corso di meditazione ha registrato una riduzione del 48% del rischio di infarto, ictus e morte.
- Un altro esperimento, svolto con una tecnica chiamata “risposta di rilassamento”, ha fatto emergere come nei 2/3 dei pazienti che soffrivano di alta pressione sanguigna ci sia stato un calo significativo della pressione dopo 3 mesi di meditazione e, di conseguenza, un minor bisogno di farmaci.

