Tra i millenials, è in compagnia niente male: come Jack Raspadori, solo Bellingham, Rodrygo, Vinicius, Alvarez e Haaland. Sono i nati dopo il 2000 che forse riscriveranno la storia del pallone e che intanto hanno già iniziato a farla con la Champions. Baby marcatori con almeno 5 gol nella più importante Coppa per club, griffe decisive sul palcoscenico con maggior visibilità. Quello che, tanto per intenderci, anche il presidente milanista Paolo Scaroni ha definito di primaria importanza per i conti in ordine dei rossoneri. Che del buon cammino in coppa lo scorso anno hanno beneficiato in termini economici, di visibilità e di ritorno d’immagine.
Champions League: Union Berlino-Napoli 0-1, decide Raspadori
Considerazioni quantomeno non immediate, nel dare merito a Raspadori. Che – almeno al primo impatto – è molto più semplicemente l’autore del gol partita a Berlino. Dove Garcia trova tre punti fondamentali e per il cammino europeo dei suoi e dove non è arrivato Victor Osimhen. Infortunato, era partito da Capodichino all’alba, con destinazione Germania. Ma non lo stadio dell’Union, come ipotizzava chi lo vedeva accanto alla squadra per l’impegno di Champions. Il volo dell’attaccante nigeriano era diretto a Francoforte, nel giorno libero concessogli dal Napoli, con cui di periodi migliori ne ha vissuti diversi.
Il Mondiale dell’Italia e la fiducia di Rudi Garcia
Così, nello stadio del trionfo del Mondiale 2006, a Garcia è stato sufficiente tenersi stretto l’epilogo della gara, quello 0-1 che mette i partenopei al secondo posto del girone, con 6 punti alle spalle del Real Madrid. E se gli spagnoli sono a quota 9, il Braga insegue a tre lunghezze, lasciando sul fondo proprio l’Union Berlino. L’8 novembre sarà sfida casalinga al Maradona proprio contro i tedeschi, ma prima c’è pensare al campionato.
“Proseguiamo con energia positiva, adesso sotto con il Milan”, sono state le parole del tecnico francese. “Abbiamo inserito gli ingredienti giusti, la voglia e la rabbia, riuscendo così a vincere tutti i duelli. A livello tecnico, certo, avremmo potuto fare anche meglio. Ma sono felice del risultato e anche del pressing delle punte”.