La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 il cosiddetto bonus acqua potabile, inizialmente introdotto per il biennio 2021-2022. Di conseguenza, l’Agenzia delle Entrate, il 20 gennaio 2023, ha aggiornato tutte le informazioni inerenti a tale agevolazione fruibile dai cittadini. Ecco nel dettaglio di cosa si tratta o come poterlo richiedere:
Bonus acqua potabile
Sostanzialmente, con l’obiettivo di razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre l’utilizzo e il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese atte all’acquisto e all’installazione di sistemi di:
- Filtraggio;
- Mineralizzazione;
- Raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
che migliorino qualitativamente le acque destinate al consumo umano, erogate da acquedotti.
Come calcolare l’agevolazione fiscale
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche;
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Come richiedere il bonus
L’importo complessivo delle spese sostenute da chi richiede il bonus deve essere documentato da una fattura elettronica oppure da un documento commerciale all’interno del quale sia riportato il codice fiscale del richiedente. I privati dovranno effettuare il pagamento con:
- Versamento bancario;
- Versamento postale;
- Con modalità di pagamento diversi dai contanti.
A chi comunicare spesa e interventi
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia.
Le informazioni sugli interventi, invece, andranno trasmesse in via telematica all’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie).
Per ulteriori informazioni consultare il sito dell’Agenzia delle entrate, cliccando qui.

