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A tutti è capitato almeno una volta nel corso del tempo, di tornare a casa dopo una giornata di lavoro o di studio e mettersi seduti sul divano o sul letto a scrollare i social, giusto per staccare un po’ la testa e rilassarsi: Facebook, post di Instagram, video di Tik Tok e chi ne ha più ne metta. Ormai, gli smartphone sono sempre più pieni di applicazioni social, di cui non si riesce a fare a meno. Video dopo video, infatti, ci si sente apparentemente rilassati, ma in realtà le sensazioni provate dopo lungo tempo passato sui social sono di alienazione e noia. 

Questa condizione è diventata talmente comune, che l’Oxford University Press, editore del noto Oxford English Dictionary ha eletto la parola che la descrive perfettamente, come parola dell’anno 2024: ‘Brain rot’, letteralmente ‘cervello marcio’. 

Brain rot, dalle origini alla definizione di Oxford

In realtà, l’accezione Brain rot non è nata esclusivamente per descrivere questa condizione di alienazione da social media, ma risale al 1854 quando lo scrittore americano Henry David Thoreau la inserì nel suo libro ‘Walden’ per criticare il declino intellettuale della società.

Oggi, nell’era dell’ipercondivisione, ha assunto un nuovo significato. I linguisti di Oxford, infatti, definiscono il Brain rot come: “il presunto deterioramento dello stato mentale o intellettuale di una persona, specialmente visto come il risultato di un consumo eccessivo di materiale (ora in particolare contenuti online) considerato banale o poco stimolante” o anche “qualcosa caratterizzato come probabile causa di tale deterioramento”. 

Brain rot, l’autoconsapevolezza delle nuove generazioni

Può sembrare paradossale, ma il termine Brain rot è letteralmente spopolato su piattaforme social come Tik Tok, grazie alle nuove generazioni: la Z e la Alpha, che hanno fatto crescere l’utilizzo di questa espressione del 230% rispetto al 2023. Ciò dimostra una sorta di consapevolezza dell’effetto deleterio dei social media sul proprio cervello. 

Brain rot, come difendersi ed evitare che il cervello marcisca

Un centro di salute mentale degli Stati Uniti, chiamato Newport Institute, ha pubblicato dei consigli utili su come riconoscere ed evitare questo ‘marciume celebrale’, il Brain rot: impostare limiti al tempo trascorso davanti allo schermo; proteggere il proprio spazio mentale diversificando le fonti mediatiche in modo da mantenere una prospettiva del mondo più equilibrata; perseguire interessi non digitali, come hobby e attività; connettiti offline con persone positive, socializzando nel mondo reale; rafforzare la propria mente attraverso lo studio di una nuova lingua o di una tecnica; fare un po’ di detox digitale, limitando il tempo trascorso davanti allo schermo.