Colpisce un italiano ogni cinque, in prevalenza donne, e comporta sintomi invalidanti e dolorosi che possono arrivare a compromettere la qualità della vita di chi ne soffre. Stiamo parlando del colon irritabile, una sindrome che riguarda il tratto finale dell’apparato gastrointestinale e provoca dolore addominale ricorrente che si allevia con l’evacuazione.
Detta anche colite spastica o nervosa, questa sindrome può essere efficacemente tenuta a bada attraverso un particolare tipo di alimentazione. A sostenerlo è lo studio pubblicato sulla rivista scientifica The Lancet Gastroenterology & Hepatology e condotto da un team di ricerca coordinato da Sanna Nybacka, dell’università di Göteborg in Svezia.
Correlazione tra dieta e miglioramento dei sintomi
Durato un mese e suddiviso in tre filoni, lo studio della dottoressa Nybacka ha coinvolto 300 persone affette da colon irritabile, alle quali è stato chiesto di scegliere un approccio da seguire: prendere i farmaci quando necessario, seguire una dieta povera di zuccheri FODMAP (carboidrati a catena corta poco assorbiti e presenti in latticini, grano ed alcuni frutti o verdure) o avere un’alimentazione ricca di fibre (noci, semi, legumi e verdure) e con un contenuto complessivamente ridotto di carboidrati. In questi ultimi due casi, i partecipanti allo studio hanno ricevuto gratuitamente a casa cibo, piani alimentari e ricette da seguire.
I risultati dello studio sul colon irritabile
Dopo quattro settimane, il 76% di chi aveva seguito una dieta a ridotto contenuto di FODMAP affermava di aver visto una netta riduzione dei sintomi e lo stesso riportava il 71% di coloro che avevano seguito l’alimentazione con molte fibre e pochi zuccheri. Solo il 58% del campione che aveva fatto ricorso al trattamento farmacologico al bisogno affermava di aver avuto un reale beneficio.
Un intestino in salute, al quale arriva anche una buona dose di vitamina D che nutre il microbiota, potrebbe aiutare addirittura a combattere il cancro, come abbiamo spiegato qui.