Avvolti dal consenso convinto e diffuso delle principali Istituzioni cittadine, lusingati dagli apprezzamenti di un pubblico sempre più vasto sia a livello locale che internazionale, motivati da un’inguaribile passione per il Bello, anche quest’anno abbiamo allestito un’edizione del Festival che nelle nostre intenzioni vuol far dimenticare velocemente il successo delle precedenti, proseguendo quel percorso d’eccellenza che ci siamo posti fin dalla nostra fondazione.
A dimostrazione dell’incessante lavoro d’esplorazione che viene effettuato da decenni su tutto quanto accade nel mondo organistico internazionale, quest’anno i riflettori sono puntati sulle nuove composizioni, un aspetto di fondamentale importanza per far toccare con mano come un’opera musicale sia la viva testimonianza dei tempi storici in cui viene concepita.
Lontani anni luce dalla sperimentazione più spinta, si potrà godere di una poderosa ventata di fresche ed attraenti novità attraverso una significativa panoramica di musicisti di prima grandezza che fanno della gioia nel comporre, o dell’attitudine nell’interpretare nuove opere, uno dei loro cardini artistici.
Comune di Bergamo, al via il XXXIII Festival Organistico Internazionale: l’arte dell’improvvisazione
Non mancherà ovviamente il pane quotidiano del Festival – l’arte dell’improvvisazione, che è comunque una delle vie maestre per comporre, forse la più intuitiva e creativa – oltre ad alcune entusiasmanti trascrizioni di opere popolarissime e quattro secoli di letteratura immortale attraverso il ricordo d’importanti anniversari.
Comune di Bergamo, al via il XXXIII Festival Organistico Internazionale: le principali novità
Tutte le novità organizzative più recenti sono confermate: sei appuntamenti (i venerdì sera, a partire dal 19 settembre), dirette in streaming dei concerti trasmesse sul canale You-Tube, proseguimento della collaborazione sinergica con il partner bresciano coinvolto in occasione di ‘Bergamo-Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023’ (l’Associazione ‘Amici della Chiesa del Carmine’) sotto l’egida del fortunato sottotitolo “Bergamo-Brescia, Città degli Organi”.
Ingresso libero e gratuito, corpose ‘note ai programmi’ distribuite in sala, libretti disponibili anche in lingua inglese, completano una ricca offerta culturale adatta anche ad un ascoltatore neofita che desideri lasciarsi immergere in un’esperienza emotiva inusuale e seducente.
Comune di Bergamo, al via il XXXIII Festival Organistico Internazionale: ampia scelta e alta qualità
La scelta è molto ampia e di altissima qualità. Si va dal visionario Gunnar Idenstam, protagonista del grande evento d’apertura in Cattedrale con il suo straordinario linguaggio contaminato da rock e folk, al giovanissimo vincitore di Concorso Enno Gröhn, che ‘riscrive’ composizioni giunte sino a noi incomplete aggiungendo sue improvvisazioni ‘in stile’. Si prosegue con la mirabile sapienza musicologica del portoghese João Vaz impegnato sul piccolo organo mesotonico della Madonna del Giglio, e la raffinatissima musicalità del poliedrico Benjamin Righetti messa a servizio del monumentale organo Serassi di Pignolo. Per concludere infine in San Bartolomeo con uno dei maggiori improvvisatori dei nostri giorni, Paul Goussot, e, in Basilica di Santa Maria Maggiore, con la fenomenale Isabelle Demers, definita negli States ‘la piccola dinamo’ per la sua inesauribile energia nell’affrontare repertori di rara difficoltà e bellezza.

