Tra un mese, le candeline sulla sua torta saranno 39. E c’è da chiedersi se il suo elisir di lunga vita calcistica potrà durare ancora a lungo, visto che regole di buon senso e statistiche in tal senso sembrano sconfessare pronostici e previsioni.
Cristiano Ronaldo, del resto, il 2023 l’ha chiuso ancora una volta come nessuno è riuscito a fare: mettendo a segno 53 gol. Si dirà che i gol del portoghese sono tutti arrivati tra campionato arabo e Nazionale portoghese, non sui campi della Champions League o di uno dei principali campionati europei.
Cristiano Ronaldo più di Mbappé e Haaland
Ma, intanto, CR7 continua a scrivere la storia, così come ha fatto del resto in tutta la sua carriera. L’anno appena chiuso lo ha visto andare in rete con una doppietta messa a segno contro l’Al-Ittihad del suo vecchio compagno di squadra Karim Benzema. Nell’anno solare, per Ronaldo sono arrivati oltre 4,4 gol al mese, che se si ipotizzasse una partita alla settimana (agosto e Natale compresi), vedrebbe quantomeno un gol ogni 7 giorni. Roba da matti, si potrebbe parafrasare senza attingere allo Zanichelli dei sinonimo, per dire la grandezza del nostro. Kane e Mbappé, ma anche Haaland e Barrow, sono rimasti indietro.
Riad più di Roma. Grazie anche a Cristiano Ronaldo
L’Al-Nassr che di CR7 detiene la camiseta, il suo affare l’ha fatto già. Il calcio arabo, sdoganato al mondo proprio dall’arrivo dell’ex Real e Juventus, ha finito poi per attrarre anche dozzine di altri grandi del calcio del Vecchio Continente. Spostando la geopolitica del pallone e non solo quella, visto che anche nella volata per Expo, Riad ha staccato di gran lunga Roma. Beffata anche dal caso sponsorizzazioni sulle maglie giallorosse, con quel caso derby a distanza che ha tra romanisti e laziali ha visto poi vincere proprio gli arabi. Quelli di CR7. Quelli che avranno anche il Mondiale 2034.