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Uno studio durato oltre vent’anni quello portato avanti dai ricercatori del Medical Research Council Research Institutes nel Regno Unito per identificare il meccanismo grazie al quale le cellule sono capaci di porre rimedio ad alcuni dei danni al Dna provocati da agenti esterni come il fumo, l’alcol, i raggi ultravioletti e l’inquinamento. L’impegno ventennale ha però dato frutti preziosi, poichè la scoperta a cui sono giunti i ricercatori potrebbe rendere possibile la formulazione di terapie più efficaci contro il cancro.

Danni al Dna: cos’è il crosslink

Pubblicato sulla rivista scientifica Nature, lo studio ha avuto come focus i ‘crosslink’, un danno del Dna determinato dalla creazione di legami incrociati tra i due filamenti che formano la doppia elica del Dna. Questi legami impediscono la replicazione del Dna, che non è più in grado di separarsi i due filamenti, dando origine ad una situazione di stallo in cui singoli filamenti non riescono ad essere replicati e restano esposti.

Il complesso D2-I individua i danni e li ripara

I ricercatori si sono accorti che esiste però un complesso proteico in grado di riparare questi danni da ‘crosslink’, si tratta di D2-I, complesso formato da Fancd2 e Fanci, la cui funzione finora non era ancora conosciuta. D2-I individua la parte di Dna rimasta esposta a causa dell’effetto del crosslink e si posiziona in corrispondenza di essa, cominciando la riparazione del danno e proteggendo al tempo stesso il filamento singolo che altrimenti potrebbe essere digerito dagli enzimi cellulari con conseguente aggravamento del danno. Il complesso è inoltre capace di richiamare nella sede del danno altre proteine riparatrici.

Danni al Dna e aumento del rischio di cancro

Dal momento che all’aumentare dei danni del Dna aumenta anche il rischio di cancro, si pensi ad esempio ai danni derivanti dal fumo, dall’inquinamento, dall’alcol o dai raggi uv, le evidenze derivanti da questo studio sono particolarmente importanti e potrebbero aprire le porte a nuove frontiere terapeutiche in campo oncologico.