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Prima aveva bollato come quantomeno inopportuna la scelta dei cugini della Roma di ospitare sulla propria maglietta uno sponsor di Riad, candidato come la città eterna a ospitare Expo 2030. Poi, dalle parole è passato ai fatti, schierando la propria Lazio sulla parte opposta del campo, nella partita che vede protagonisti anche i cugini.

Lo sponsor di Riad e la scritta (gratuita) sulle maglie biancocelesti

Così, Claudio Lotito potrebbe vedere i suoi biancocelesti scendere in campo con una scritta sulla maglietta a sostegno di Roma per l’Expo 2030, sin dalla partita del prossimo 21 ottobre a Reggio Emilia con il Sassuolo. Una sorta di derby di marketing, dopo l’annuncio dei giorni scorsi dei milioni in arrivo alla Roma tramite la sponsorizzazione saudita.

Nei giorni scorsi in Senato, Lotito ha puntualizzato di dover “parlare con il Comitato promotore. Alla ripresa del campionato vedremo se ci sono le condizioni per trasformare quelle considerazioni in un fatto concreto e testimoniare che lo sport deve essere attento ai problemi del territorio in cui viene praticato”.

Lazio, Lotito: “Difendiamo gli interessi del territorio ed è un piacere farlo”

La valenza tanto simbolica quanto di approccio filosofico è sottolineata dal fatto che non sarebbe una sponsorizzazione, se non un impegno a titolo gratuito. “Siamo la prima squadra della capitale“, ha continuato il presidente della Lazio, scegliendo ad hoc parole da far ascoltare innanzitutto alla sponda giallorossa del Tevere, “ed è giusto che difendiamo gli interessi del nostro territorio e dell’Italia in generale. Si tratta di un atto dovuto, ma anche di un piacere”.