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L’insidia, paradossalmente, potrebbe arrivare proprio all’aver già conquistato il risultato. L’Inter è con due turni d’anticipo alla fase ad eliminazione diretta della Champions League, dopo lo 0-1 a Salisburgo con il rigore trasformato da Lautaro. E può pensare (quasi) esclusivamente al campionato: Frosinone, Juventus e Napoli i prossimi impegni della capolista del campionato e del girone D, seppur in coabitazione con la Real Sociedad.

L’Inter impari dal Napoli di Spalletti: guai alla sazietà

Ben inteso: nulla di meglio, per Simone Inzaghi. Che a pieni voti si mette al primo banco in entrambe le competizioni e può ripassare la lezione di italiano, con settimane che dire insidiose è poco. Prima i ciociari, autori di un ottimo avvio di campionato e reduci dal 2-1 all’Empoli. Poi i principali rivali nella ricorsa al titolo italiano, nonché primus inter pares tra coloro che più di ogni altro vogliono battere, dalle parti di Appiano Gentile. Quindi il Napoli con lo scudetto sul petto e qualche dubbio nella testa, nonostante nelle ultime settimane Garcia sembri aver preso pieno possesso della macchina.

Inter già qualificata in Champions: ripercussioni sul campionato?

Ma proprio dal Napoli dello scorso anno, quello che in campionato sembrava non dover avere rivali, l’Inter deve studiare la lezione. Il vantaggio incolmabile in primavera è quello che ha portato gli allora giocatori di Spalletti a perdere il confronto diretto di campionato, con lo 0-4 del Maradona del 2 aprile che fu il prodromo dell’eliminazione campana dai quarti di Champions League, proprio contro i rossoneri. Casualità o no, il Milan arrivò a giocarsi le fase calde della stagione dopo un gennaio disastroso e tante partite senza appello. Che un po’ come per la sfida interna del Milan con il Psg, martedì, quando Pioli e ragazzi c’erano arrivati senza possibilità d’appello. Ecco, il punto sta qui: l’Inter sa di potersi concedere delle sbandate fuori programma, almeno in Champions. E il rischio di non tenere alta la tensione rischia di avere riverberi anche in campionato. Inzaghi ha la rosa lunga e la capacità di schivare anche inattesi ostacoli sul percorso passerà anche dalle rotazioni.