Dopo aver spiegato qui come ottenere un audio perfetto quando si registra un’intervista, ecco 3 consigli per realizzare un’inquadratura corretta:
Mezzo primo piano o primo piano largo
La scelta del piano con cui inquadrare l’intervistato ricade solitamente (ad esclusione di casi particolari o di richieste da parte dell’intervistato) sul mezzo primo piano (chiamato anche primo piano largo) che consiste nell’inquadrare il soggetto fino all’altezza del petto. Questa inquadratura permette di mantenere uno spazio sufficiente sotto il mento della persona intervistata dove, in caso di aggiunta di grafiche in post produzione, potrà stare comodamente il sottopancia, senza sovrastare il volto del soggetto. Un altro vantaggio del mezzo primo piano è che è possibile far ‘sparire’ il microfono, escluderlo almeno parzialmente dall’inquadratura è infatti abbastanza agevole se si sceglie il primo piano largo.
Questo piano è inoltre perfetto per dare risalto al volto dell’intervistato senza però ottenere l’effetto ‘faccione’ tipico di inquadrature troppo strette sul viso.
Attenzione all’aria in testa, ovvero alla porzione di spazio che separa la parte superiore della testa dell’intervistato dal margine superiore del fotogramma, non deve mai essere risicata ma nemmeno eccessiva.
Direzione dello sguardo
Un altro elemento cruciale per la realizzazione di una buona intervista video è la direzione dello sguardo dell’intervistato. Il soggetto inquadrato infatti deve scegliere se guardare in macchina, ovvero l’obiettivo della telecamera (in questo caso prediligere un posizionamento centrale dell’intervistato rispetto alla larghezza del fotogramma) oppure se guardare a filo macchina, ossia verso l’intervistatore o verso il margine destro o sinistro del paraluce dell’obiettivo (in questo caso prediligere un posizionamento leggermente spostato verso il margine dell’inquadratura opposto alla direzione dello sguardo, ovvero, se l’intervistato guarda a sinistra, posizionarlo più vicino al margine destro del fotogramma).
Niente fonti luminose alle spalle
Le fonti luminose che intervengono nell’inquadratura sono un altro degli aspetti fondamentali da non trascurare quando si deve registrare un’intervista video. Una buona illuminazione conferisce all’immagine non solo un aspetto migliore, ma la rende più leggibile e apprezzabile. Bandite quindi le fonti luminose estese alle spalle dell’intervistato, qualsiasi esse siano (tv, monitor, proiezioni, schermi, finestre), a meno che non ci sia la possibilità di compensare tale intensità luminosa con led o proiettori la cui potenza sia superiore.
Le luci alle spalle infatti fanno sì che il sensore della telecamera ‘scurisca’ quello che vi si trova davanti alla fonte luminosa, ovvero il nostro intervistato, e nessuno vuole un’intervista in cui a parlare è una sagoma nera, no?