Devi realizzare una videointervista ma non sei sicuro di conoscere tutti gli aspetti a cui dovresti fare attenzione? Dopo aver spiegato come comporre la giusta inquadratura per un’intervista video-giornalistica, aver raccontato quali sono le regole d’oro per un audio impeccabile e aver fatto l’elenco del materiale necessario, proponiamo ora l’analisi dei 5 aspetti fondamentali per realizzare un’immagine perfetta.
Non dimenticare il bilanciamento del bianco
- Per bilanciamento del bianco si intende quell’operazione che il tecnico operatore compie per far sì che nell’immagine il colore bianco (il muro bianco, un foglio bianco, la sclera degli occhi dell’intervistato) risulti effettivamente bianco.
- Molte telecamere hanno dei ‘white balance settings’ predefiniti, che rendono particolarmente agevole questa operazione. Se si sta usando una telecamera priva di questi preset, niente paura! Ecco cosa fare.
- Prima, però, è bene chiarire cosa si intende per temperatura colore, o, semplificando, per luce fredda e calda. La temperatura colore è la tonalità della luce emessa da una sorgente luminosa: la luce fredda ha una temperatura colore di circa 5600 Kelvin (il Sole) mentre quella calda circa di 2300 (le lampadine). Ricorda che se il bianco nell’immagine tende troppo al blu, significa che bisognerà impostare una temperatura colore più calda, viceversa, se il bianco tende all’arancio, sarà necessario scegliere una temperatura colore più fredda.
La corretta illuminazione è fondamentale
Per scegliere la corretta illuminazione per un’intervista videogiornalistica, bisogna distinguere i due scenari che determinano scelte e possibilità differenti:
- in studio: Normalmente per le interviste si predilige una luce diffusa e neutra, con provenienza frontale e leggermente sopraelevata. Per un effetto ideale si può aggiungere una luce posteriore che, grazie al gioco di controluce, evidenzi il soggetto intervistato e lo faccia emergere dallo sfondo.
- in location: Si deve tener presente che bisogna evitare le luci zenitali (che dall’alto colpiscono l’intervistato sul capo o sul volto e generano ombre sul viso tra cui i famosi ‘occhi a panda’) e le fonti luminose alle spalle.
Mettere bene a fuoco
Non può esistere una buona intervista senza un buon fuoco. La sfocatura (involontaria, naturalmente) è infatti uno degli errori più insidiosi che si possano commettere quando si registra una video intervista giornalistica. Meglio prendersi tutto il tempo per assicurarsi che il soggetto sia perfettamente a fuoco. Per farlo ci si può aiutare con la funzione ‘peaking’, presente sulla maggior parte delle telecamere, che con delle ravvicinate lineette di colore variabile (rosso, verde, giallo) indica le porzioni di campo a fuoco.
Scegliere il giusto fondale
Quando è possibile scegliere il fondale per l’intervista (una vela con il nome dell’azienda, un giardino, una sala conferenze ecc) ci si può far ispirare ma tenendo in considerazione due elementi cruciali:
a. evitare gli elementi di disturbo video: oltre al soggetto in primo piano, alle sue spalle dovremmo poter vedere un ambiente circostante il più ‘pulito’ e ordinato possibile
b. evitare gli elementi di disturbo audio: il luogo scelto per l’intervista deve essere tranquillo e il più possibile silenzioso.
Scegliere la giusta risoluzione di registrazione
Per conoscere quale sia la risoluzione migliore bisogna prima sapere se il materiale dovrà essere post-prodotto, (se dovrà essere fatta la color correction, se l’immagine dovrà essere croppata o graficata ecc) e quali saranno i canali di diffusione.
Si tratta di informazioni indispensabili poichè se il video dovrà essere pubblicato online basta un formato HD, se andrà in televisione è meglio optare per il FullHD, se sarà proiettato su un grande schermo è ormai quasi d’obbligo il 4K.
La risoluzione HD è di 1280 x 720 pixel, quella del FHD è di 1920 x 1080 pixel, mentre quella del 4K è di 4096 x 2160 pixel.