Malattie infettive tropicali neglette
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Il 30 gennaio è la Giornata Mondiale delle malattie infettive tropicali neglette, così definite perchè trascurate dalla ricerca scientifica e dalle politiche sanitarie. A puntare un faro sull’importanza di conoscere queste malattie e i loro potenziali effetti sulla salute pubblica ci hanno pensato gli esperti dell’Irccs per le Malattie Infettive e Tropicali dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, che hanno spiegato quali sono le malattie infettive tropicali neglette più comunemente riscontrate in Italia. 

Malattie infettive tropicali neglette: sono 17 quelle riconosciute dall’Oms

Delle 17 malattie infettive tropicali neglette (NTDs) riconosciute dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ben 12 sono diffuse anche sul territorio italiano e la loro presenza è favorita dalla globalizzazione, dai cambiamenti climatici e dal turismo. 

Le NTDs riconosciute sono l’echinococcosi, la leishmaniosi, la dengue e la chikungunya, la teniasi e la cisticercosi, la scabbia, la lebbra, la dracunculiasi, la filariosi linfatica, la elmintiasi trasmessa dal suolo, la framboesia, la malattia di Chagas, l’oncocercosi, la rabbia, la schistosomiasi e strongiloidosi, il tracoma, la trematodiasi di origine alimentare, la tripanosomiasi africana e l’ulcera del Buruli. 

Incidenza delle malattie infettive tropicali neglette

Secondo le stime dell’Organizzazione mondiale della sanità, le persone affette da malattie infettive tropicali neglette sono oltre un miliardo e mezzo (1.7 miliardi) di cui 500 milioni di bambini. In Italia si riscontrano poco più di 4000 casi all’anno ma, secondo gli esperti, questo sarebbe un dato sottostimato di quasi 10 volte. L’Italia è il quarto Paese europeo per diffusione delle NTDs, preceduto da Inghilterra, Francia e Germania.  

Solo nel 2023, nel Bel Paese si sono registrati 82 casi autoctoni di dengue, conosciuta anche come ‘febbre spaccaossa’, mentre quelli importati da viaggiatori che hanno soggiornato in zone dove la malattia è endemica sono stati 280. Dengue, chikungunya, malattia di Chagas e stongiloidosi sono le NTDs maggiormente diffuse in Italia.

Cause e trasmissione delle NTDs

Il principale veicolo di trasmissione di questi patogeni sono i parassiti, seguiti poi da batteri, virus, funghi e morsi di animale, quali zanzare infette, serpenti ed altri.

La diffusione di queste malattie infettive al di fuori dei luoghi dove sono endemiche è favorita dagli spostamenti di persone, e dunque dalla globalizzazione, e dalla tropicalizzazione del clima globale. 

A rappresentare il principale pericolo per l’Italia sono le zanzare tigre. La diffusione sul territorio nazionale di questo tipo di zanzara fa preoccupare in vista del ritorno di un clima più caldo. Dopo la diffusione dell’influenza suina lo scorso autunno, in primavera si dovrà quindi iniziare a fare attenzione alle zanzare tigre, possibili vettore di dengue e chikungunya.