Holger Rune e Auger Felix-Aliassime. Sono loro i veri assenti e protagonisti di un vero periodo no nell’Atp Tour. Partendo dal canadese, che fino ad ora conta uno storico stagionale negativo, molto raro, anzi insolito vedere un giocatore stabilmente nelle prime 20 posizioni del mondo avere un complessivo di partite in negativo.

Felix-Aliassime e l’annus horribilis dell’ex numero 6 del mondo
L’ex numero 6 del mondo quest’anno non ha fatto rivedere lo stesso giocatore delle finals passate e il bel gioco scandito da colpi potenti con i due fondamentali (dritto e rovescio) di cui molti appassionati si erano innamorati. Quest’anno niente Atp Finals a Torino per lui visto la sua diciannovesima casella mondiale attualmente occupata. Il giocatore di Montreal non arriva in una finale Atp da quasi un anno, l’ultima risale allo scorso 30 ottobre 2022, quando in finale è riuscito ad aggiudicarsi l’Atp 500 di Basilea. Che si sta svolgendo in questa settimana a partire dal 24 ottobre 2023, battendo proprio Rune in due set e aggiudicandosi il suo quarto titolo in carriera.
Durante quest’anno tante, troppe sconfitte ai primi turni dei tornei Atp, ma soprattutto con molti giocatori alla sua portata e molto meno performanti e peggio posizionati in classifica. Nei grandi slam non va meglio. Quest’anno a partire dall’Australian Open, dove perde in quattro set al quarto turno dal ceco Lehecka, al primo turno del Roland Garros perde in tre set dominati dall’azzurro Fognini, a Wimbledon perde sempre al primo turno in quattro set con l’americano Mmoh e per finire conclude la sua avventura nei tornei del Grande Slam allo Us Open sempre al primo turno in quattro set contro lo statunitense McDonald.

Insomma un anno negativo a tutti gli effetti per il canadese, dove oramai non riesce più a performare e a vincere partite che in teoria, un anno fa, erano tranquillamente alla sua portata. Vedremo se con la ripartenza nel 2024, a partire dall’Australia, avrà nuova linfa e nuovi stimoli.
I saliscendi di Rune e il settembre sabbatico per cercare la forma perduta
Un po’ diverso invece il discorso per il danese. A differenza di Auger, il suo periodo no effettivamente non è così continuo. Il suo è più un saliscendi, questa stagione. Fino ad Agosto un Rune molto in bolla e solo con qualche piccolo inciampo qua e là. Riesce ad arrivare in finale nel Master 1000 di Montecarlo persa poi con il russo Rublev, vince la settimana dopo per ora il suo unico titolo di quest’anno l’Atp 250 di Monaco di Baviera, arrivando a quattro titoli in carriera proprio come Aliassime. Arriva ancora in un’altra finale 1000, sempre sul rosso, dove anche qui perde con un tennista russo Danil Medvedev a Roma. I veri problemi iniziano a farsi vedere nei primi tornei di agosto dove tra il Canada Open, il Master di Cincinatti e lo Us Open perde sempre al primo turno con degli avversari molto alla sua portata, che avrebbero dovuto portare ad una vittoria agevole.
Dopo il periodo no di agosto decide di prendersi tutto settembre per allenarsi al meglio e staccare la spina e rientrare così ad ottobre nel circuito. La situazione non cambia e fino ad ora anche questo ottobre non sta portando risultati al numero 6 dell’Atp, che ha anche annunciato di aver concluso la sua collaborazione con il suo oramai ex allenatore Mouratoglu. Boris Becker ha preso le redini della panchina del danese e torna ad allenare un giocatore Atp dopo un certo Nole Djockovic. Ancora non qualificato alle Finals di Torino Rune cerca punti preziosissimi a partire dallo Swiss Open a cui sta partecipando. Ora per i due giovani tennisti c’è l’Atp 500 di Basilea (Swiss Open) dove sperano e vogliono fare bene. Ancora pochi tornei prima di concludere un anno tennistico del tutto negativo per Aliassime e sicuramente al di sotto delle aspettative per Holger Rune.
Marco Micheletti