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Ci mancava solo che scomodassero Erdogan e Von der Leyen, con quell’episodio in cui il presidente turco lasciò senza sedia la rappresentante donna della massima istituzione europea.
Perché alla base della scala che va dall’offesa sprezzante alla mancanza di buon senso, il primo gradino è quello di chi ha malizia nel leggere situazioni che – forse – peccano solo di ingenuità. Se non addirittura di semplici malintesi.

La mancata stretta di mano tra l’arbitro Sacchi e l’assistente Di Monte

Ecco, nello scivolo di interpretazioni sul caso della mancata stretta di mano tra l’arbitro Juan Luca Sacchi e l’assistente di gara Francesca Di Monte, prima di Lecce-Sassuolo, la lettura più approfondita è quella che con leggerezza hanno dato proprio i due diretti interessati. “Con lei ho un rapporto splendido, a fine gara abbiamo riso insieme dell’episodio”, ha spiegato proprio il fischietto maceratese, 39 anni da compiere a giorni. Era bastata un’espressione un po’ così, immortalata dalle telecamere, per far sì che del mancato “cinque” tra la pescarese, 40 anni, e il fischietto di gara si fosse gridato al caso di sessismo.

Anche l’Aia per smontare il caso: “Solo un gesto male interpretato”

Peccato fosse stata la stessa Di Monte a smontare da subito ogni mala interpretazione, dicendo che “mi dispiace che sia diventato un caso un semplice gesto di fraintendimento. Ho letto parole grosse verso un collega che non ha avuto alcuna mancanza di rispetto e verso un gesto istintivo che invece è stato definito sessista”, erano state le parole della Di Monte all’Ansa. Il tutto era ricondotto al fatto che l’arbitro, nel tunnel prima della gara, aveva stretto la mano al capitano del Sassuolo, voltandosi poi per fare altrettanto con il graduato della squadra avversaria, seguendo tra l’altro il protocollo. Proprio in quel momento, in traiettoria, era stato immortalato il braccio dell’assistente a cui l’arbitro non aveva concesso la stretta, per raggiungere la mano di Strefezza. Del caso, tra l’arbitro e l’assistente (fortunatamente participio presente, quindi immune nella lingua di Dante da interpretazioni sulla sua declinazione maschile o femminile…) era dovuta anche intervenire l’Aia: “Si deve assolutamente escludere un gesto sessista e ovviamente anche uno sgarbo personale”, sono state le parole dell’associazione arbitrale. “Si è trattato di un gesto involontario e male interpretato: i due hanno tra l’altro dimostrato grande feeeling in campo e il loro rendimento è stato ottimo”.