donazioni di organi
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Il Centro nazionale trapianti ha pubblicato il report 2023 contenente l’attività annuale della Rete nazionale trapianti, nel quale si legge che in Italia la percentuale di donatori di organi è di 28,2 per milione di abitanti. Un dato che colloca l’Italia al secondo posto nella classifica per donazioni di organi europea, dove la Spagna primeggia con 48,9 donatori ogni milione di abitanti, un dato che le vale anche la leadership a livello mondiale.

Nel report si legge infatti che il 2023 ha segnato “il record di donazioni e trapianti eseguiti nel nostro Paese; mai così tanti gli interventi e i prelievi, rispettivamente 4.466 e 1.667, sostenuti da un costante lavoro di segnalazione dei potenziali donatori nelle rianimazioni e terapie intensive italiane (3.092, +16.2%). Numeri che ci collocano nel 2023 al secondo posto tra i principali Paesi europei in termini di tasso di donazione per milione di popolazione (28.2), dietro alla Spagna (leader mondiale) ma davanti a Francia, Regno Unito e Germania”

Gli esiti dell’aumento di donazioni di organi, procurement e trapianto si sono tradotti “in un calo, seppur limitato e pari al 2% rispetto al 2022, dei pazienti in attesa di ricevere un organo: nel 2023 sono stati 7.941, la maggior parte dei quali (il 76% dei casi) attendevano un rene”.

Luci e ombre del sistema di donazioni di organi 

Se da una parte il numero delle donazioni di organi è cresciuto nel 2023 ed è calato quello dei pazienti in lista d’attesa per il trapianto, nel campo della donazione c’è ancora da fare e tra le tante luci permane ancora qualche ombra. E’ il caso del tasso di opposizione nelle terapie intensive e nelle rianimazioni degli ospedali italiani, cresciuto dell’1% rispetto al 2022, che continua ad attestarsi al 30% circa del totale. Pesano anche le disparità territoriali che, come si legge nel report, “interessano tutte le fasi del processo (dalla segnalazione del potenziale donatore al fenomeno della mobilità dei pazienti, passando per i tassi di opposizione alla donazione) e rappresentano oggi una delle motivazioni più profonde per cui il nostro sistema non può dirsi completamente maturo”. 

Donazioni di organi da persone in vita

Scarse anche le donazioni in vita, che interessano principalmente il rene e il lobo del fegato, ma possibili anche per porzioni di polmone, pancreas e intestino: sono poco proposte da parte dei sanitari e le procedure di presa in carico di donatore e ricevente sono piuttosto lunghe ed articolate.

I centri che hanno eseguito più trapianti in Italia

La Città della salute e della scienza di Torino ha eseguito il maggior numero di trapianti nel 2023, pari a 457, e si conferma al primo posto per quanto riguarda l’attività di trapianto di rene e fegato. Seconda l’Azienda ospedaliera universitaria di Padova, con 435 trapianti, leader nazionale nei trapianti di polmone e pancreas, mentre al terzo posto c’è il Policlinico Sant’Orsola di Bologna, con 322 interventi di trapianto. Gli organi sono stati prelevati da 221 nosocomi, i più attivi dei quali sono quello dell’Ospedale Civile Maggiore di Verona (55 donazioni), l’Ospedale Bellaria di Bologna (46) e il Policlinico Careggi di Firenze (46).