Il tumore al polmone potrebbe essere presto curato grazie ad un vaccino. Il vaccino antitumorale, che sfrutta la tecnologia ad mRna come nel caso dei vaccini anti Covid, è in fase di sperimentazione in sette Paesi nel mondo ed è prodotto dall’azienda biofarmaceutica tedesca BioNTech.
Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Ungheria, Spagna, Turchia e Polonia hanno infatti cominciato i trial clinici di fase 1 su circa 130 pazienti con BNT116, il vaccino ad mRna sviluppato per trattare il tumore al polmone non a piccole cellule. Per i primi risultati in termini di sicurezza ed efficacia bisognerà però aspettare almeno la fine 2025 o, addirittura, l’inizio del 2026. Si tratta infatti di una sperimentazione delicata e complessa, che richiede dunque tempi anche lunghi.
Alcuni dati preliminari, pubblicati sul Journal for ImmunoTherapy of Cancer, sono promettenti ma si dovrà aspettare l’esito della sperimentazione per poter avere risultati più concreti.
Non si tratta del solo vaccino ad mRna contro il cancro in sperimentazione, ne è stato sviluppato uno anche contro il melanoma.
Come funziona il vaccino BNT116 di BioNtech
A differenza dei vaccini a cui siamo abituati, i vaccini antitumorali in sperimentazione non sono a scopo preventivo ma curativo e mirano a stimolare la reazione immunitaria specifica contro le cellule tumorali. Grazie all’addestramento del sistema immunitario a prendere di mira sei marcatori presenti in quasi tutti i pazienti, il soggetto affetto da tumore polmonare non a piccole cellule che riceve il vaccino dovrebbe quindi essere in grado di combattere non solo il tumore presente ma anche le sue recidive.
La somministrazione prevede 6 iniezioni a distanza di 5 minuti l’una dall’altra, una per ciascun marcatore da targettizzare e deve essere ripetuta una volta a settimana per sei settimane. Trascorso questo primo periodo di tempo, le somministrazioni saranno ogni 3 settimane in un arco di tempo di 54 settimane. Il vaccino non sostituisce la chemioterapia e gli altri trattamenti standard.
Cos’è il tumore al polmone non a piccole cellule
Il tumore al polmone non a piccole cellule è, secondo l’Associazione italiana registri tumori, la terza neoplasia per diffusione in Italia e la prima per mortalità. Anche nel resto del mondo questo carcinoma si caratterizza per un tasso di mortalità alto in caso di patologia diagnosticata in fase avanzata e tra le cause principali si annoverano il fumo di sigaretta, le pregresse infezioni polmonari e l’inquinamento atmosferico.

