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Utilizzati per molto tempo come preziosi alleati dell’industria cosmetica, in quanto impediscono il deterioramento rapido dei prodotti grazie alle proprietà antibatteriche e antifungine di cui dispongono, negli ultimi anni i parabeni sono stati oggetto di preoccupazione a causa di potenziali pericoli che porterebbero alla salute delle pelle, in quanto l’alta concentrazione di tali sostanze può rivelarsi pericolosa. 

Parabeni, cosa sono

Come anticipato, i parabeni, iniziati a studiare dagli anni ‘70, sono sostanze la cui funzione è quella di conservare ed evitare la contaminazione batterica, quindi hanno un’efficacia battericida e fungicida. Si rivelano, infatti, molto utili ed efficaci nei prodotti ad alto contenuto di acqua, come shampoo e bagnoschiuma, ma si possono trovare anche in altri prodotti di cura personale come creme, deodoranti, cosmetici, ma anche farmaci e detersivi. 

Tuttavia, negli ultimi anni queste sostanze sono state messe in discussione per la sicurezza: possono rivelarsi, infatti, possibili perturbatori endocrini, sostanze, quindi, in grado di interferire con l’azione degli ormoni e, per tale ragione, sono stato inclusi nella lista SIN (Substitute It Now) delle sostanze più pericolose per la salute e/o per l’ambiente. 

Parabeni, cosa dice la legge

Per mancanza di dati sulla sicurezza, il Comitato Scientifico europeo (SCCS) a partire dal 2005 ha espresso la propria preoccupazione riguardo i parabeni a causa della tossicità per la riproduzione, ponendo limiti e vietandone alcuni. 

Nel 2015 Il Regolamento CE 358/2014 ha modificato gli allegati II e V del regolamento 1223/2009 sui cosmetici, proibendo l’utilizzo di alcuni parabeni, appunto impiegati per la conservazione dei cosmetici. I parabeni vietati sono: l’Isopropylparaben; l’Isobutylparaben; il Phenylparaban; il Benzylparaben e il Pentylparaben. A decorrere dal 30 luglio 2015, infatti, non è più possibile commercializzare cosmetici che contengono queste sostanze. 

Parabeni, rischi per la salute

Sono due i principali rischi per la pelle legati ai parabeni presenti nei prodotti cosmetici: la dimensione delle molecole, anche se ethylparaben e methylparaben hanno minor rischio e il tempo di contatto con la pelle, motivo per cui i prodotti a risciacquo come gli shampoo e i bagnoschiuma hanno anch’essi minor rischio. 

La Danimarca nel 2011 ha eliminato i parabeni dai prodotti senza risciacquo per i bambini fino a 3 anni, ma a seguito a questo il Comitato Scientifico Europeo ha dichiarato che non si può escludere un rischio per bambini sotto i 6 mesi in prodotti che restano sulla pelle destinati all’area pannolino, a causa del metabolismo immaturo e della pelle eventualmente danneggiata in questa zona. Due anni dopo, l’SCCS ha confermato la sua preoccupazione riguardo l’utilizzo del butylparaben e del proylparaben, vietati, poi, dalla Commissione Europea in tutti i prodotti per bambini con meno di 3 anni destinati a rimanere a contatto con la pelle e dedicati alla zona del pannolino. 

Parabeni, come riconoscerli nei prodotti

Quando ci si reca al supermercato o in qualche negozio dedicato alla cura del corpo e della persona, è possibile riconoscere la presenza di parabeni con il termine INCI paraben, che sta ad indicare la parte della molecola con la funzione conservante preceduto da un suffisso che specifica la dimensione della molecola, come ethyl, buthyl, etc. 

Qualora siano presenti, in quanto conservanti ammessi in concentrazioni limitate, sono riportati verso la fine dell’elenco che, per legge, è obbligatorio riportare in etichetta in tutti cosmetici in ordine decrescente di presenza. Stando a quanto riportato dal regolamento europeo dei cosmetici, è autorizzato l’uso di alcuni parabeni in concentrazioni limitate sia come singolo ingrediente (methylparaben e ethylparaben massimo 0,4%; propylparaben e butylparaben massimo 0,14%) che come somma se utilizzati in miscela (massimo 0,8%). Al contrario, alcuni parabeni come isopropylparaben, isobutylparaben, phenylparaben, benzylparaben, pentylparaben sono inseriti nella lista degli ingredienti vietati nei cosmetici.