Con il termine demenza si intende un lento e progressivo declino delle facoltà cognitive e delle funzioni mentali di una persona. Dalla perdita di memoria al senso di confusione, dai problemi nel linguaggio fino ai cambi d’umore, questi alcuni dei campanelli d’allarme da attenzionare se si sospetta che un proprio caro sia affetto da demenza.
Cosa fare per prevenire la demenza?
Risponde uno studio guidato dal ricercatore della University College London Gill Livingston e pubblicato su The Lancet, secondo il quale metà dei casi di demenza potrebbero essere prevenuti o ritardati eliminando i 14 fattori di rischio predisponenti a questo grave disturbo cognitivo maggiore.
Dallo studio sono emersi due fattori di rischio finora non ancora individuati: il colesterolo alto e la perdita di vista, responsabili da soli del 9% dei casi.
Il 7% dei casi di demenza è infatti associato a colesterolo cattivo alto, il 2% alla perdita di vista in età avanzata. A questi due fattori di rischio si sommano i dodici individuati nel 2020 dalla Lancet Commission sulla demenza: fumo, ipertensione, perdita dell’udito, basso livello di istruzione, diabete, alcol, obesità, sedentarietà e inattività, depressione, trauma cranico, isolamento sociale e inquinamento.
Le linee guida della Commissione Lancet sulla demenza
La Lancet Commission segnala che, con l’aumentare dell’aspettativa di vita e dunque degli anziani nel mondo, il numero di persone che soffrono di questo disturbo cognitivo è destinato a triplicare da qui al 2050. Questo aumento avrà un importante impatto anche in termini di costi sociali: attualmente, con circa 57 milioni di casi di demenza nel 2019, i costi annui globali per trattare e prendersi cura dei pazienti con demenza supera il trilione di dollari. Al triplicare dei casi, è destinato a triplicare anche il costo totale delle cure.
Per tenere a freno i casi e i costi sociali di questa futura ‘epidemia’ è importante offrire fin dalla prima infanzia un’istruzione adeguata e di qualità, è poi bene intervenire prontamente con apparecchi acustici e occhiali in caso di perdita di udito e di vista, si deve cercare di ridurre l’esposizione a rumori forti e per questo dannosi, importantissimo anche tenere sotto controllo il colesterolo con analisi del sangue frequenti e terapie mirate in caso di colesterolo cattivo alto. Da non trascurare anche l’importanza della salute mentale, limitare la solitudine degli anziani (ma non solo) e trattare la depressione quando presente. Naturalmente è fondamentale evitare fumo, alcol e un apporto eccessivo di zuccheri e sale.

