Secondo un rapporto Istat sugli indicatori demografici in Italia nel 2023, la denatalità è ancora uno dei fenomeni più attuali da contrastare: “Con appena 379mila bambini venuti al mondo, il 2023 mette in luce l’ennesimo minimo storico di nascite, l’undicesimo di fila dal 2013. Un processo, quello della denatalità, che dal 2008 (577mila nascite) non ha conosciuto soste. Calano anche i decessi (661mila), l’8% in meno sul 2022, dato più in linea con i livelli pre-pandemici rispetto a quelli che hanno caratterizzato il triennio 2020-22”.
Nel corso della metà del mese di dicembre 2024, l’Istituto ha confermato tali dati allarmanti sul calo delle nascite segnalando che tra gennaio e luglio sono nati 4.600 bambini in meno rispetto al 2023. In tal senso, per contrastare il calo demografico, il governo ha stanziato un pacchetto di nuovi aiuti economici per le famiglie italiane, che nel 2025 potrà toccare i 7mila euro ed è destinato ai nuclei con redditi più bassi e alle famiglie con un maggior numero di figli a carico. Inoltre, lo stanziamento per rendere possibile questo sostegno è pari a 330 milioni di euro per il 2025 e 360 milioni per il 2026.
Economia, pacchetto aiuti nuovi nati: l’assegno unico universale
Il Sole24Ore ha riassunto precisamente il modo in cui si articola il sostegno in questione. Si tratta di due misure principali: l’assegno unico universale, potenziato nei primi 12 mesi di vita a tutti i bambini nati o adottati nel 2025. E’ importante sottolineare che concretamente le mensilità saranno 15 in quanto il bonus viene riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza. Parlando di cifre, se la famiglia dispone di un Isee inferiore ai 17.295 euro, l’importo mensile sarà di 302,7 euro grazie a una maggiorazione del 50%, per un totale di 4.540 euro in 15 mensilità. Qualora, invece, il neonato abbia già due o più fratelli, l’assegno mensile salirà a 400,8 euro, portando il totale a 6.011 euro.
Economia, pacchetto aiuti nuovi nati: il bonus bebè
Con la legge di Bilancio 2025, il governo propone, alle famiglie con un Isee inferiore ai 40mila euro, un ulteriore aiuto economico: il bonus bebè, che si traduce in una tantum di mille euro, erogato dall’Inps per ogni bambino nato o adottato nel biennio 2025-2026. In tal modo, i nuclei con un figlio potranno ricevere fino a 5.540 euro, mentre quelli con almeno tre figli raggiungeranno la cifra di 7.011 euro.
Economia, altre misure dedicate alle famiglie
Ad aggiungersi alle misure statali dell’assegno unico universale e del bonus bebè, ci sono anche alcune misure locali e aziendali dedicate alle famiglie. Molti Comuni, Regioni e imprese, infatti, prevedono già contributi aggiuntivi per i neo-genitori, mentre il bonus nido sarà potenziato, raggiungendo un massimo di 3.600 euro per chi ha un Isee che non supera i 40mila euro. I congedi parentali, inoltre, si allargano all’80% per 3 mesi, invece che due. Infine, chi ha figli con Isee sotto i 15mila euro, potrà beneficiare anche della nuova “dote famiglia”: un contributo, ancora da stabilire, per le spese per lo sport o attività ricreative di ciascun figlio tra 6 e 14 anni.