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Il futuro prossimo lo vede come nuovo allenatore della Folgore Caratese, il passato lo racconta tra 32 presenze in Serie A, 213 presenze in Serie B e una vicenda che ha scandito un prima e un dopo: quello della condanna a 1 anno e 8 mesi per vicende di scommesse sul calcio.

Filippo Carobbio: “Quel mio Natale in carcere, lontano dalla famiglia”

Filippo Pippo Carobbio è oggi un uomo che ci mette le faccia e che sa che dalle enormi difficoltà che ha dovuto attraversare – sportive, ma innanzitutto umane – ne è uscita una persona migliore. Quella che non esita a dire che “dalla mia carriera ho avuto quel che ho meritato”, nonostante le convocazioni in Nazionale Under 20 avrebbero potuto far presagire a qualcosa di più importante, prima della prematura interruzione forzata all’esperienza di calcio giocato.
“Quel che conta è saper dare una seconda opportunità” e “che difficoltà stare in carcere e trascorrere il Natale lontano dai miei cari”. Queste alcune frasi del colloquio con Carobbio, nel nuovo contenitore “A tu per tu”, che introduce all’Europeo di calcio.

Carobbio su Spalletti: “Fagioli? Convocazione ambigua: fossi in Locatelli…”

“Le assenze di Acerbi e Scalvini dalla Nazionale di Spalletti? Non credo cambi molto”, spiega Carobbio. Che sulla convocazione di Nicolò Fagioli in Nazionale, dopo i 7 mesi di squalifica per il caso di calcioscommesse, vede Carobbio dribblare facilmente buonismi e ipocrisie. “Da un punto di vista etico e morale, la convocazione è stata qualcosa di bello. Ma da un punto di vista tecnico io avrei fatto altre scelte e no, non l’avrei portato. Fossi in Locatelli, sarei incazzato”.
Carobbio ha proseguito disquisendo sulla scelta di Roberto Mancini di cedere alle lusinghiere offerte economiche arabe, lasciando la Nazionale di calcio, e a una serie A sempre più governata dai fondi. Questi e altri spunti nella puntata integrale di “A tu per tu” con Filippo Carobbio.