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Il 2025 non si apre nel migliore dei modi nell’ambito dei trasporti: Milano si prepara ad affrontare il primo sciopero dei mezzi pubblici del 2025, con potenziali disagi per migliaia di pendolari e turisti. Il fermo dei mezzi di trasporto, che coinvolgerà metropolitana, autobus e tram, preoccupa già i cittadini milanesi, che rischiano di incorrere in un’altra giornata di caos. 

A indire lo sciopero è la Federazione Autonoma Italiana Sindacato Autoferrotranvieri, Faisa Confail, come informa il sito ufficiale del ministero dei Trasporti, spiegando che l’agitazione durerà 4 ore, a livello nazionale, anche se l’azienda non ha ancora fatto sapere se la fascia interessata sarà al mattino o alla sera.

Milano, sciopero dei mezzi: le parole della Faisa Confail

“Mentre il costo della vita schizza alle stelle, con bollette insostenibili, spese quotidiane in aumento e una pressione economica sempre più insopportabile, ci troviamo di fronte all’ennesima umiliazione. L’accordo preliminare sottoscritto l’11 dicembre scorso da alcune sigle sindacali, che si definiscono rappresentative, è un insulto al nostro lavoro e alla nostra dignità”. Queste le parole della Faisa Confail presenti nella nota stampa di comunicazione dello sciopero. “Ecco cosa ci vogliono dare:Un’elemosina una tantum: 500 euro per 16 mesi di arretrati. Sì, avete letto bene: poco più di 31 euro al mese! È questo il valore che attribuiscono alla nostra fatica? Aumenti ridicoli: 60 euro da marzo 2025 e altri 100 euro da agosto 2026. Tutto questo mentre l’inflazione galoppa e il nostro potere d’acquisto è ormai ridotto all’osso. Per non parlare del fatto che questi aumenti riguardano solo alcune voci della busta paga, lasciando intoccate tante altre competenze. Un EDR sterile e inutile: 40 euro al mese, senza alcun impatto sul TFR o su altre indennità. Una misura vuota, che serve solo a illuderci con numeri che non fanno la differenza. E non è finita qui – prosegue la Federazione – La parte normativa del contratto, quella che dovrebbe garantire miglioramenti concreti in termini di sicurezza, riduzione dell’orario di lavoro e formazione, è stata rimandata a data da destinarsi”. 

Milano, lo sciopero dei mezzi per dire stop a sfruttamento e precarietà

La Faisa Confail, in tale contesto, ritiene l’accordo ‘offensivo’, in quanto: “Parlano di “modernizzazione” e “produttività aziendale”, ma nei fatti si traduce in un maggiore sfruttamento e in condizioni sempre più precarie – si legge nella nota ufficiale – Noi lavoratori del TPL non possiamo accettare di essere trattati come numeri e ricevere solo spiccioli, mentre il nostro impegno quotidiano è fondamentale per garantire un servizio pubblico essenziale. Abbiamo proclamato uno sciopero nazionale di 4 ore il 10 gennaio 2025. Opponiamoci con forza a un sistema che non riconosce il valore del nostro lavoro e che ci costringe a vivere con il minimo indispensabile”.

Milano, l’Atm sciopera anche il 31 gennaio

Quello di venerdì 10 gennaio non sarà l’unico sciopero del mese che interesserà i cittadini milanesi: sul portale ufficiale del ministero dei Trasporti, infatti, si apprende che il sindacato Al-Cobas ha indetto uno sciopero di 24 ore riguardante il personale socc. del Gruppo Atm di Milano (categoria trasporto pubblico locale) su tutta la provincia.