⏱️ 2 ' di lettura

Fumare all’aperto a Milano, con l’inizio del nuovo anno, sarà vietato. A partire dal primo gennaio, infatti, partirà la nuova fase del Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato dal Consiglio Comunale nel 2020 che dice stop all’uso di tabacco “in tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto”, salvo il rispetto della distanza di sicurezza di 10 metri da altre persone. Ecco le parole del Comune.

Milano, stop al fumo di sigaretta per la salvaguardia ambientale

Il Comune di Milano è impegnato nella tutela della qualità dell’aria e nella salvaguardia della salute dei cittadini. Stando a quanto riportato dal comunicato ufficiale: “Come già previsto dall’articolo 9 del Regolamento per la Qualità dell’Aria approvato dal Consiglio Comunale nel 2020, dal 1° gennaio 2025 il divieto di fumo in città sarà esteso a tutte le aree pubbliche o ad uso pubblico all’aperto, incluse vie e strade, ad eccezione quindi delle aree isolate in cui è possibile rispettare la distanza di 10 metri da altre persone”.

Milano, a chi è rivolto il divieto di fumare e perché

La nuova stretta per i tabagisti da parte del Comune di Milano riguarderà, appunto: “solo i prodotti del tabacco, mentre è ammesso  l’utilizzo di sigarette elettroniche (e-cig) – spiega il Comune, sottolineando che – si tratta di un provvedimento che ha l’obiettivo di contribuire a ridurre il PM10, ossia le particelle inquinanti nocive per i polmoni, e quindi di migliorare la qualità dell’aria della città, a tutela della salute dei cittadini e delle cittadine, comprendendo altresì la protezione dal fumo passivo nei luoghi pubblici, frequentati anche dai più piccoli”. 

Milano, divieto di fumo: le parole dell’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi

In realtà, a Milano il divieto di fumare in alcune aree specifiche, come le fermate dei mezzi pubblici, i parchi e le aree verdi, tra cui le aree cani e le aree giochi, i cimiteri e le strutture sportive, come gli spalti, è già in vigore dal 2021: “Questo secondo step riguardante il divieto di fumo inserito nel Regolamento per la Qualità dell’Aria che estende, di fatto, a tutta la città il divieto già in vigore in diverse aree e zone, è in primis un’azione di sensibilizzazione che punta a scoraggiare stili di vita che sappiamo essere dannosi per la salute di tutte le persone, non solo dei fumatori – spiega l’assessora all’Ambiente e Verde Elena Grandi – Il fumo di sigaretta, secondo i dati di Arpa Lombardia, è infatti responsabile del 7% delle emissioni di polveri sottili. Stiamo parlando, quindi, di un provvedimento che vuole essere un’azione concreta di cui potranno beneficiare tutti, sia in termini di salute personale che di benessere generale. I comportamenti dei singoli possono fare la differenza e contribuire al miglioramento della qualità dell’aria della nostra città, quindi, da fumatrice, sarò la prima a cambiare le mie abitudini: sono consapevole che fare rispettare questo provvedimento non sarà semplice né immediato, ma sono anche convinta che sarà uno strumento per avviare un vero cambio culturale. Ecco perché contiamo sulla collaborazione di tutte e tutti. Sono felice che questa misura stia trovando l’appoggio del mondo scientifico e ci auguriamo che tutta la comunità scientifica, condividendo questo provvedimento, possa contribuire e aiutarci nell’opera di sensibilizzazione riguardo ai danni del fumo”.