umarell
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Il fenomeno degli umarell esiste da tempo ma solo dal 2007 il termine originario del dialetto bolognese – secondo il quale significa ‘ometto – ha cominciato a circolare per il resto dello Stivale, grazie al libro di Danilo Masotti e complici anche i social media. L’umarell rappresenta una parte del tessuto sociale urbano, osserva il progredire dei cantieri edili con le mani dietro alla schiena e commentando il lavoro degli operai, dando suggerimenti o, più spesso, criticandolo apertamente. 

Un’iniziativa del comune di Villasanta, in Brianza, chiama a raccolta gli umarell per renderli ‘umarell ufficiali’, o meglio ‘volontari civici individuali’ preposti all’osservazione dei cantieri del paese. L’idea nasce dal sindaco di Villasanta Lorenzo Galli e mira da una parte a colmare la carenza di personale da impiegare nei lavori pubblici e, dall’altra, a valorizzare le persone anziane mettendo in luce il contributo che possono dare alla comunità. 

I requisiti per diventare umarell ufficiale sono essere residenti nel Comune di Villasanta, devono recarsi in Municipio per registrarsi al progetto e firmare un accordo che stabilisce doveri e compiti. I volontari dovranno osservare i cantieri senza interferire con essi, devono segnalare puntualmente al Comune eventuali anomalie o problematiche con appositi moduli, devono infine essere rispettosi e rispettare le norme di sicurezza dei cantieri. 

L’amministrazione comunale formerà i volontari rispetto ai loro doveri e alla sicurezza in cantiere. Non è prevista remunerazione in quanto si tratta di un’attività volontaria. 

Vista la sempre più alta percentuale di pensionati presenti nel nostro Paese, un progetto simile, se di successo, potrebbe essere esportato in molte città.