Dal 4 febbraio inizia la sua attività il nuovo Centro per le Famiglie rivolto ai nuclei familiari di Cremona e dei comuni limitrofi per fornire supporto e venire incontro ai piccoli e grandi bisogni della vita familiare quotidiana. Le finalità del servizio, completamente rivisto rispetto ad esperienze del passato e ripensato per adeguarsi alle mutate forme di sostegno alla genitorialità in senso lato, sono state illustrate, nel corso di una conferenza stampa, dall’assessora alle Politiche Sociali e Fragilità del Comune di Cremona Marina Della Giovanna, presenti Liliana Bissa, dirigente struttura progettualità per la famiglia di ATS Val Padana, Davide Longhi, presidente del Consorzio Sol.Co. di Cremona, Eugenia Grossi e Silvia Bardelli, rispettivamente dirigenti del Settore Politiche Sociali e Politiche Educative del Comune di Cremona. Presenti inoltre operatori delle varie realtà coinvolte nell’iniziativa.
Politiche sociali, il progetto HUG
Con l’avvio del nuovo Centro per le Famiglie si concretizza il progetto Hug (traduzione del
termine inglese abbraccio) promosso dal Comune di Cremona (Settore Politiche Sociali e
Settore Politiche Educative), ente capofila, in collaborazione con ASST Cremona, Azienda
Sociale del Cremonese, Coopertiva Cosper e Consorzio Sol.Co., cofinanziato dalle cinque
realtà pubbliche e private coinvolte che hanno partecipato con successo a un bando di ATS
Val Padana (DGR 1507 del 13 dicembre 2023 relativa al Fondo Nazionale per le Politiche
della Famiglia). Il nuovo Centro ha la sua sede principale in piazza Giovanni XXIII n. 1, al
piano terra del Palazzo della Carità, sede della Fondazione “Città di Cremona”, dove sarà
operativo uno staff multidisciplinare costituito da assistenti sociali, educatori e psicologi
creato grazie alla collaborazione e integrazione tra i partner del progetto.
Politiche sociali, progetto HUG pensato per supportare le famiglie
Il nuovo centro è stato pensato secondo il Modello Condiviso di Centro per le Famiglie
elaborato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia presso il Consiglio dei Ministri,
secondo una visione rinnovata che si emancipa da un approccio meramente assistenziale
verso le famiglie, come destinatari passivi degli interventi, e in cui rafforzare una funzione
promozionale e preventiva rispetto ad altre funzioni prevalentemente orientato verso la
cura, il trattamento e l’assistenza, di competenza di altri soggetti della rete dei servizi
presenti sul territorio. Questi centri sono dunque un luogo fisico aperto al territorio,
gestito e progettato con le reti dell’associazionismo familiare, in modo da essere realmente
in grado di intercettare i diversi bisogni a livello locale, offrendo una risposta flessibile ed
articolata. Si collocano nel sistema dei servizi territoriali e integrano la rete di interventi
offerti alle famiglie dai servizi sociali, sanitari ed educativi e del privato sociale.
Promuovono inoltre il ruolo attivo delle famiglie nella società e rappresentano uno spazio
sociale in cui viene stimolata la partecipazione e la cittadinanza attiva e dove si rafforzano i
legami e le reti sociali.
Politiche sociali, cosa offre il progetto HUG
Seguendo tale indirizzo, con i suoi professionisti, HUG-Centro per le Famiglie offre
informazione e orientamento, quale punto di riferimento per avere notizie utili su
servizi, risorse e opportunità (educative, sociali, sanitarie, scolastiche e del tempo libero)
istituzionali e informali presenti sul territorio; sostegno alle competenze genitoriali
con spazi di ascolto e di consulenza psicopedagogica di sostegno ai genitori nel corso dei
percorsi di crescita dei figli; accoglienza familiare e sviluppo di comunità quale
luogo dove enti, istituzioni, associazioni e singoli cittadini possono costruire progetti e
condividere esperienze utili per il vivere quotidiano delle famiglie.
Politiche sociali, progetto HUG: come accedere
Per accedere al centro è possibile contattare gli operatori attraverso l’indirizzo mail
hug.centrofamiglie.cr@gmail.com o attraverso il numero di telefono 333 3317332. Sono
anche previsti alcuni spazi di apertura nelle diverse sedi degli enti coinvolti: nella sede principale di piazza Giovanni XXIII il martedì dalle 12 alle 14 e il giovedì dalle 17 alle 19;
nella sede di Azienda Sociale del Cremonese tutti i lunedì dalle 8 alle 10. Al Polo per
l’Infanzia “Hack – Montalcini”, dove sono presenti il nido San Francesco e la scuola per
l’infanzia Martini, attraverso il personale educativo del centro, è previsto un punto di
accesso specifico per le famiglie con bambini della fascia 0-6 con attività di informazione e
spazi di proposte condivise e coordinate con il personale del Polo per l’Infanzia. Infine,
grazie alla collaborazione con la rete delle cooperative del Consorzio Sol.Co, saranno
sviluppate, a partire dalla prossima primavera, iniziative di tipo aggregativo e ludico-
ricreativo pensate per le famiglie e che avranno come punto di riferimento il Civico 81 di
via Bonomelli, sede del consorzio.
Politiche sociali, progetto HUG: le iniziative
Tra le diverse iniziative già in cantiere in questa fase iniziale, da segnalare, a partire dal 13
febbraio, l’avvio del ciclo di incontri “A.PE – Aperitivi Pedagogici” con cinque
appuntamenti in programma il giovedì alle 18 nel corso dei quali alcuni temi educativi di
particolare attualità verranno trattati in modo leggero e conviviale: non conferenze
dunque, ma spazi di dialogo e di confronto di esperienze (si veda programma allegato).
In collaborazione con il Consultorio Familiare di ASST Cremona inizia inoltre la
sperimentazione di spazi di sostegno alla paternità nei primi tre anni di vita del bambino
come ideale prosecuzione dei percorsi di accompagnamento alla nascita che già prevedono
incontri specificatamente dedicati ai padri. Questo ambito di intervento prevede anche un
ciclo di formazione aperto agli operatori dei diversi servizi del territorio in cui verranno
trattati i temi della paternità e del ruolo della figura maschile nei diversi cicli della vita
familiare, un ambito che si intreccia con quello della prevenzione e contrasto al fenomeno
della violenza di genere.
Infine, a testimonianza della volontà di sviluppare un servizio che non sia solo per la città
ma che possa essere a disposizione anche delle famiglie residenti nei comuni dell’Ambito
territoriale di Cremona, grazie all’azione specifica svolta dall’Azienda Sociale del
Cremonese, è stato sviluppato un presidio dedicato a Soresina con la collaborazione
dell’Istituto Comprensivo “G. Bertesi”.