Annunciato un altro venerdì nero per tutti gli italiani. Il prossimo 13 dicembre, infatti, è in programma uno sciopero generale proclamato dall’Unione Sindacale di Base – Usb. Dal sito ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Mit emerge chiaramente che l’agitazione generale durerà 24 ore, ad eccezione del settore trasporto aereo, che non avrà alcuno stop e dei Vigili del Fuoco che, invece, si fermeranno solo per quattro ore, dalle 9 alle 13.
Sciopero generale, i motivi della protesta
Lo sciopero, secondo quanto spiegato dall’Usb in un comunicato mira “a contrastare sul piano economico e del lavoro una politica che asseconda la deindustrializzazione e condanna alla turistificazione della penisola – e aggiunge – È ora di convocare uno sciopero generale che coinvolga tutte le categorie del mondo del lavoro e metta in movimento anche il resto della società, perché le scelte che questo governo sta realizzando hanno delle ricadute pesanti non solo sul lavoro ma anche sulle condizioni di vita, sul sistema dei servizi e più in generale sulle libertà democratiche e sul rischio sempre più concreto di vederci coinvolti in una pericolosissima spirale di guerra”.
Sciopero generale, il settore ferroviario
In un’altra nota stampa, l’Usb ribadisce che: “I venti di guerra che soffiano anche sul nostro Paese stanno infierendo contro i blocchi popolari interni già fortemente impoveriti negli scorsi decenni di moderazione salariale e di privatizzazione speculativa dei beni comuni essenziali come territorio, sanità, istruzione, casa, trasporti – sottolinea – In questa condizione stanno dilagando visioni di governo sempre più autoritaristiche e di limitazione dei diritti politici e sindacali, non per caso, proprio quando si fa più emergente la prospettiva del conflitto sociale per la rivendicazione di una drastica inversione di tendenza delle politiche economiche di Stato, in senso effettivamente pacifico, democratico e popolare – continua l’Usb – In questo senso le centinaia di piccole e grandi vertenze sindacali e sociali aperte nel Paese devono costituire i nuclei di un generalizzato conflitto politico-sociale-sindacale che possa interferire effettivamente sugli attuali assetti generali della contrattazione delle nostre condizioni di lavoro e di vita, restituendo efficacia alle lotte di lavoratrici, lavoratori, cittadine e cittadini nelle singole vertenze sui posti di lavoro e sui territori – conclude – È così che pensiamo la partecipazione delle/i ferroviere/i allo sciopero generale/generalizzato del prossimo 13 dicembre; una partecipazione importante, di lavoratrici e lavoratori che garantiscono il funzionamento di uno dei gangli fondamentali dell’assetto produttivo e sociale del Paese”.
Sciopero generale, ad approvarlo anche i lavoratori Rai
Ad aderire allo sciopero generale indetto da Usb anche lavoratori e lavoratrici Rai che, sempre attraverso un comunicato stampa, hanno dichiarato: “Non siamo disposti a sostenere le spese per gli armamenti di guerre che non vogliamo. Anche noi, lavoratrici e lavoratori della RAI, aderiamo allo sciopero generale di venerdì 13 dicembre. Ci rifiutiamo categoricamente di essere il megafono malpagato del Governo e delle sue manovre antipopolari e belliciste – aggiungendo – Scioperiamo per dire no all’economia di guerra, sì all’aumento dei salari e delle pensioni, per la tutela e il rilancio dei servizi pubblici, della sanità e dell’istruzione, per difendere i posti di lavoro nel quadro della transizione ecologica e digitale. Per rinnovi contrattuali nazionali che tengano il passo con l’aumento del costo della vita, contro la precarietà e il lavoro povero, per il salario minimo, per tutelare il diritto alla casa e l’accesso ai servizi pubblici. Più salute e sicurezza: fermiamo la strage nei luoghi di lavoro. Se il Governo attacca la classe lavoratrice, la classe lavoratrice risponderà”.
Sciopero generale, le parole del ministro Salvini
Nel pomeriggio di martedì 10 dicembre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha organizzato un incontro con Usb per discutere riguardo le politiche dello sciopero previsto: “Ho fatto presente che il diritto di sciopero è sacrosanto, però il penultimo venerdì prima di Natale è fondamentale per milioni di italiani e quindi ho chiesto di ridurre le 24 ore di sciopero”, le parole di Salvini apprese dal sito del Sole24Ore. I sindacati, tuttavia, hanno risposto ‘educatamente’ no alla proposta del ministro che conclude spiegando che: “formalizzerò la mia richiesta di ridurre a 4 ore la giornata di sciopero, per garantire a chi vuole scioperare di farlo, ma di non bloccare l’Italia intera a 10 giorni dal Natale”.
Sciopero generale, Usb: “Sconsigliamo al ministro di procedere con ordinanza”
Non tarda ad arrivare anche la risposta dell’Usb dopo l’incontro con il ministro Salvini: “Non cediamo alle richieste del Ministro che ha rilanciato a mezzo stampa, non appena finito l’incontro, l’intenzione di ridurre lo sciopero a 4 ore – spiega – Abbiamo ribadito al Ministro, infatti, come la commissione di garanzia non abbia trovato niente da eccepire sullo sciopero generale del 13 dicembre, che coinvolgerà tutte le categorie pubbliche e private oltre quella dei Trasporti. Sconsigliamo, quindi, il Ministro a procedere con un’ordinanza: già lo scorso anno, in una situazione analoga, il nostro sindacato aveva disobbedito alla precettazione e aveva fatto ricorso al TAR, vincendolo”.