Giugno, luglio e agosto sono i mesi perfetti, seppur molto caldi, per organizzare un bel barbecue party in giardino o in terrazzo, insieme agli amici più cari. Tuttavia, ecco quali sono le leggi e le regole da rispettare per non ricevere una sanzione amministrativa. Non è necessario, infatti, rispettare solo il regolamento condominiale e le regole di buon vicinato (come niente schiamazzi durante l’ora del riposo), ma chi ha voglia di grigliare carne, pesce e verdure con gli amici deve tenere conto anche delle regole, valide anche per chi non vive in un condominio, ma in una casa indipendente, dettate dalle amministrazioni locali per contrastare l’inquinamento dell’aria.
Barbecue in terrazzo, cosa dice la legge
Non ci sono prescrizioni specifiche a riguardo, ma chi abita in condominio può avvalersi del proprio terrazzo per organizzare un barbecue e dare vita alle grigliature più dorate, l’importante è che non vengano invasi gli spazi dei vicini con odori o fumi pesanti che li costringano a chiudere finestre e balconi, rinunciando all’aria fresca dello spazio esterno.
Il Codice civile dell’articolo 844, infatti, afferma che: “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni derivanti dal fondo del vicino […] se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi”.
E’ importante, dunque, rispettare tali criteri, altrimenti il rischio è quello di incorrere in una multa da parte dell’autorità giudiziaria.
Barbecue, regole condominiali
Appurata la possibilità per l’interessato di poter grigliare liberamente nel rispetto degli spazi e della tranquillità altrui, potrebbero, tuttavia, incorrere problemi dal punto di vista condominiale. Qualora, infatti, il condominio disponga di un regolamento ufficiale che disciplina le modalità di esecuzione del barbecue, sarà necessario prenderne visione: ad esempio, potrebbe essere consentito l’utilizzo di piastre elettriche o a gas ed essere vietato l’utilizzo di carbonella e legna. Stando sempre a quanto scritto all’interno del regolamento condominiale, poi, è possibile organizzare un barbecue, magari sottostando a un turnario o alle modalità di prenotazione. E’ importante, però, avvisare l’amministratore e gli altri condomini dell’utilizzo temporaneo dello spazio in questione, curando la sicurezza ed evitare l’utilizzo di fiamme libere, magari tenendo a disposizione un piccolo estintore.
Barbecue, non molto sostenibile
Al di là del rispetto del vicinato, della sicurezza e delle regole condominiali, alcuni Comuni e regioni possono anche vietare la combustione e l’accensione di fuochi negli spazi aperti o anche solo vietarli durante un determinato periodo dell’anno o in specifici giorni, in quanto misura emergenziale antismog e antinquinamento se il livello di inquinanti nell’aria supera le soglie di tollerabilità. A tal proposito, un report dell’Università di Manchester ha spiegato come una grigliata per quattro persone possa emettere smog quanto un’auto in viaggio per 130 chilometri.