Si è conclusa al Maracanà, in Brasile, con la vittoria della Fluminense la 63esima edizione della Coppa Libertadores. La squadra di Rio è riuscita a imporsi con il risultato di 2-1 sul Boca Juniors, spuntandola nei tempi supplementari. C’erano tutti i presupposti per una finale magica ed è così che è stato. In campo ex grandi stelle del calcio europeo, tra le quali: Felipe Melo, Edinson Cavani e Marcelo. A sbloccare il risultato è stata la compagine brasiliana al 36′ con un gol dell’argentino German Cano.
In Brasile decide John Kennedy: Fluminense-Boca finisce 2-1
Molto singolare il caso di Cano, visto che è argentino e ha dichiarato di tifare Boca fin da piccolo. La squadra di Rio riesce a tenere un buon possesso palla e sviluppa anche varie azioni offensive, gli argentini sono in balia degli avversari per il resto del match. E’ stata una partita dominata per larghi tratti dai brasiliani, ma la squadra di Buenos Aires è riuscita a scrollarsi di dosso le pressioni dello stadio brasiliano e al 72′ gli Xeneizes avevano siglato il pareggia grazie ad una rete del terzino Advincula.

Non sono bastati i tempi regolamentari per decidere i vincitori e si è andati così ai tempi supplementari. Spinti anche dai tantissimi tifosi brasiliani presenti allo stadio, i Tricolores sono poi riusciti a riagguantare il vantaggio al 99′ grazie ad una rete del giovane attaccante brasiliano classe 2002 John Kennedy. Il brasiliano però commette anche un’ingenuità: la sua esultanza, con tuffo nel pubblico del Maracanà, vale il secondo giallo e l’espulsione. Per il Boca questa sarebbe potuta essere un’occasione, ma non sono stati in grado di sfruttare la superiorità numerica. Anzi, gli Xeneizes durante le proteste per un rigore non concesso sono rimasti a loro volta in dieci, con l’espulsione di Fabra.

La terza sconfitta consecutiva in finale per il Boca Juniors
La Fluminense diventa così campione della Libertadores per la sua prima volta nella storia. I Tricolores erano già stati in finale della coppa sudamericana, perdendola però ai rigori contro la squadra ecuadoriena del Ldu (Liga deportiva universitaria de Quito). La nazione verdeoro può festeggiare ancora un altra squadra, visto che le ultime 5 edizioni hanno visto trionfare solo compagini brasiliane. Notte fonda per gli argentini che incassano il terzo ko consecutivo nell’atto conclusivo. Festeggia e piange a dirotto anche l’ex Real Madrid Marcelo, che diventa il 15esimo giocatore nella storia ad aver vinto sia la Champions sia la Libertadores. Il terzino era tornato in estate là dove tutto era iniziato: nel club che gli aveva dato la possibilità poi di diventare uno dei dominatori nel suo ruolo.
Marco Micheletti