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Due gol li ha presi contro il Sassuolo, ma la sua Salernitana ha comunque strappato un punto importante a Reggio Emilia. Ed è grazie anche alle sue parate se il club campano – ‘unico a non aver ancora vinto una partita in Serie A – continua a sperare in un’inversione di tendenza.

Guillermo Ochoa, estremo difensore messicano di 38 anni, ha in sé i crismi della sua squadra di provenienza. Quell’America che dal 2019 al 2023 ha difeso tra i pali, prima di varcare l’oceano e approdare proprio a Salerno.

Ochoa – oltre 300 partite con l’America, intervallate dalla parentesi europea fatta di Ajaccio, Granada e Standard Liegi – del club messicano è stato simbolo e parte di storia. Una storia con pagine importanti. Perché il Club de Futbol America, conosciuto da tutti proprio come Club America, è una delle squadre messicane di calcio più famose del mondo. La società calcistica della capitale Città del Messico, gioca le proprie partite casalinghe allo stadio Azteca, impianto da 87.583 posti. Il club è caratterizzato dall’aquila, simbolo e carattere distintivo a livello di icona ma anche di significato.

Il Clasico de Mexico tra America e Guadalajara. Ma anche il “capitalino” e il “joven”

Le divise da gioco casalinghe sono blu e gialle. I messicani militano nella Primera Division messicana che è la massima serie calcistica del paese. Il club è stato fondato nel 1916, è uno dei più prestigiosi dell’America centrale e settentrionale ed insieme al Guadalajara, con cui disputa anche il Clásico de Mexico. L’America e il Guadalajara danno vita alla sfida più sentita e combattuta, visti anche i 12 titoli nazionali vinti a testa, di tutto il Messico. La squadra blu e gialla disputa anche due importanti derby messicani: il primo si svolge contro l’altra squadra di Città del Messico, i concittadini del Club Universidad Nacional, con cui l’América gioca il Clásico capitalino. L’ultimo derby della squadra messicana è meno sentito ma ugualmente importante, è la rivalità con il Cruz Azul, con cui l’America disputa il cosiddetto Clásico joven.

America e stadio Atzeca: il calcio d’inizio fu contro il Torino

C’è anche un po’ di Italia legata a questo club, visto che la primissima partita di inaugurazione fu disputata nello stadio Azteca il 29 maggio 1966 con una sfida tra América e Torino, terminata 2-2. In quell’occasione diede il calcio di inizio l’allora presidente della Fifa Stanley Rous. Lo stadio dell’America è non solo la casa dei giallo blu ma anche della Nazionale messicana, dove disputa le sue partite casalinghe dalla sua inaugurazione. Nel suo palmarès può annoverare, a livello nazionale, la vittoria di 13 campionati messicani, 5 Coppe del Messico, 6 Supercoppe del Messico e una InterLiga, mentre a livello internazionale vanta la vittoria di 7 Concacaf Champions Cup/Champions League (record continentale), una Concacaf Giants Cup e 2 Coppe Interamericane, per un totale di 10 trofei continentali (record).

America e una proprietà che è tutta un film: la Televisa

A livello internazionale l’America ha anche partecipato per 3 volte al Mondiale per club, classificandosi quarta per due anni nel 2006 e nel 2016. Attualmente il club ha appena ottenuto la vittoria del campionato nazionale con un distacco di 7 punti dalla seconda classificata, il Monterrey. La squadra è allenata dal brasiliano Andre Jardine e il suo capitano è Henry Martin, punta centrale del club. Dal 1956 il club è di proprietà della società Televisa, gruppo radiotelevisivo privato messicano, il più grande produttore di programmi in spagnolo al mondo. È presente in Messico, in America Latina, negli Stati Uniti e in Spagna; produce ed esporta programmi in Europa, Asia, Africa e recentemente anche in Australia.
Marco Micheletti