cosa mangiare il primo maggio
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Se il tempo è clemente nella Giornata dei lavoratori, il Primo maggio si rivela un’ottima occasione per trascorrere una piacevole giornata all’aperto. Via quindi a pic-nic e grigliate. In alcune Regioni non si rinuncia alla tradizione, spesso legata all’aspetto religioso.

Cosa si mangia alla festa dei lavoratori

La Festa dei lavoratori affonda le radici alla fine dell’Ottocento (1891) e coincide con una ricorrenza molto più antica, la festa religiosa di San Giuseppe Lavoratore, che in alcune regioni d’Italia si festeggia con piatti della tradizione legati alla campagna e alla primavera.

Piatti regionali per il Primo Maggio

In Abruzzo la tradizione vuole che il Primo Maggio si consumi una ricetta complessa e molto ricca (Virtù Teramane), che comprende dai legumi alla cotenna di maiale, dalle verdure fresche alla pasta all’uovo. Come ogni ricetta della tradizione, ogni famiglia ha la propria. In Sardegna, invece, la tradizione religiosa prevede il pellegrinaggio dei fedeli fino al Santuario di San Francesco di Lula in provincia di Nuoro nella notte del primo maggio e per rifocillare i pellegrini, si usava servire una minestra calda a base di brodo di pecora.

Regine della tavola laziale in questo periodo, le fave. Si sposano alla perfezione con il pecorino e le cicorie e danno vita a piatti poveri legati alle tradizioni di campagna. In Sicilia, invece, sia il 19 marzo, sia il 1 maggio si celebra la festa di San Giuseppe Artigiano. I fedeli che partecipano alla processione fino alla chiesa, dopo il rito eucaristico, vengono allietati da ricche tavolate imbandite di pietanze tipiche come la pasta con i ceci.

Le 3 ricette da provare per la Festa dei lavoratori

Prendendo spunto da alcune delle tradizioni regionali e dalla voglia di godersi un giorno di riposo senza dover passare troppo tempo ai fornelli, sono tre le ricette perfette per questa ricorrenza. Ad accompagnare le pietanze, non possono mancare buona compagnia e buona  musica.

Fave, cicoria e pecorino con pane abbrustolito

Una ricetta primaverile che prende spunto dalle tradizioni lucane e pugliesi, è la cicoria con fave e pecorino. Basta lavare la cicoria e spezzettarla. Le fave, vanno sbucciate e lasciate sobbollire in acqua salata per un paio di minuti. Il tutto va saltato in padella con aglio e olio (se piace, anche con peperoncino).

La ricetta si cuoce in pochi minuti e va servita con una spolverata di pecorino. In alternativa, per chi segue un’alimentazione vegana, si possono usare i sostituti del formaggio che si trovano al supermercato. Il piatto si può servire con del gustoso pane abbrustolito. Proprio sfruttando il pane croccante la ricetta può essere trasformata in stile bruschetta, come sfizioso antipasto.

Frittata di fave e pecorino

Le fave sono protagoniste di questa stagione e l’accoppiata con il pecorino (o le alternative vegetali) le rendono ancora più gustose. Dopo averle sbucciate e sbollentate in acqua salata per due-tre minuti, possono essere aggiunte a una ricca frittata con l’aggiunta di pecorino.

In alternativa, si può preparare la stessa ricetta in versione vegetale, si chiama fari-frittata. Ne abbiamo parlato qui. Entrambe le versioni sono perfette per un pranzo al sacco o un pic-nic.

Orecchiette, ceci e pomodorini

Questa è una ricetta che si prepara in quattro e quattr’otto, se si usano i ceci in scatola e può essere servita tranquillamente fredda. Basta soffriggere i ceci in padella con uno spicchio d’aglio e un pizzico di peperoncino mentre le orecchiette cuociono in acqua bollente salata.

Quando la pasta è cotta va saltata in padella insieme ai ceci e una volta raffreddato il tutto, si uniscono i pomodorini lavati e tagliati a pezzetti. Una manciata di prezzemolo fresco tritato finemente fa da tocco finale a questo piatto gustoso, ma dal potere saziante, grazie all’abbinamento carboidrati e proteine dei ceci. Anche questa ricetta si presta perfettamente a un pic-nic.