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Manchester City e Manchester United potrebbero presto affrontare un’accusa legata a una presunta frode sull’età di alcuni calciatori presenti nei rispettivi settori giovanili. Sarebbero emerse nuove prove fotografiche che metterebbero in discussione l’età dichiarata di sei giocatori attualmente sotto anonimato per tutelarne l’identità, trattandosi di minori. Le immagini recentemente acquisite suggerirebbero che questi calciatori abbiano in realtà un’età superiore rispetto a quella ufficialmente registrata. Le informazioni anagrafiche dei giovani atleti vengono fornite dai loro familiari, e attualmente non esistono prove certe che dimostrino la consapevolezza dei due club riguardo a un’eventuale falsificazione dei dati.

L’indagine entra nel vivo

L’indagine sulla possibile irregolarità era già nota sia alla Football Association (FA) sia alla Premier League, così come agli stessi club coinvolti. Tuttavia, la recente acquisizione di prove fotografiche ha riacceso l’attenzione sulla questione, alimentando i sospetti che alcuni dei giovani in questione possano essere più grandi di quanto dichiarato. Tra i sei calciatori sotto esame, tre avrebbero già rappresentato la nazionale inglese nelle categorie giovanili. Nessuno di loro sarebbe mai stato sottoposto a test scientifici specifici per determinare la loro reale età biologica.

Nel contesto calcistico, il regolamento FIFA impone restrizioni molto rigide sul trasferimento internazionale di minori. I club possono ingaggiare giovani stranieri solo se i genitori o i tutori legali si sono trasferiti nel Paese ospitante per ragioni non legate al calcio. Queste norme sono state introdotte per prevenire abusi e traffici di minori nel mondo del calcio, ma il caso che coinvolge le due squadre di Manchester solleva dubbi sulla reale efficacia dei meccanismi di controllo esistenti.

Le squadre all’oscuro della situazione

Di fronte alle accuse, sia il Manchester United sia il Manchester City hanno rilasciato dichiarazioni in cui ribadiscono il proprio impegno nel rispetto delle normative vigenti. Il Manchester United ha sottolineato l’importanza del benessere dei giovani calciatori e il proprio approccio incentrato sulla crescita a lungo termine piuttosto che sulle prestazioni immediate. Il Manchester City, ha dichiarato di essere fiducioso di aver rispettato tutti gli obblighi legali e normativi. Non sarebbe inusuale che giovani talenti si allenino e gareggino con coetanei di età superiore, e non sarebbe né praticabile né eticamente corretto sottoporre tutti i giocatori dell’Academy a test sull’età basati esclusivamente sulla loro provenienza geografica.

Le autorità calcistiche inglesi, infatti, valutano le richieste di registrazione dei giovani atleti basandosi sulle verifiche effettuate dagli organi governativi competenti. Il Ministero dell’Interno ha il potere di agire contro chiunque sia sospettato di aver commesso frodi legate all’immigrazione, inclusa la falsificazione dell’età nei documenti ufficiali. Tuttavia, secondo le regole attuali, né la FA né la Premier League possono autonomamente richiedere ulteriori test per confermare l’età dei calciatori coinvolti.

Le conseguenze dell’irregolarità

Il caso potrebbe avere conseguenze significative non solo per Manchester City e Manchester United, ma per l’intero sistema di reclutamento giovanile nel calcio inglese. Se emergessero prove concrete di una falsificazione dell’età, i club potrebbero affrontare sanzioni disciplinari, mentre i giocatori coinvolti rischierebbero di perdere la loro eleggibilità per le competizioni giovanili e le selezioni nazionali. Inoltre, la vicenda potrebbe portare a una revisione dei protocolli di verifica dell’età per i calciatori minorenni, con l’introduzione di test più rigorosi per prevenire situazioni simili in futuro. Il dibattito sull’opportunità di implementare metodi scientifici per la determinazione dell’età nei settori giovanili è destinato a proseguire, con implicazioni sia a livello sportivo sia sul piano legale e dei diritti dei minori.

Nel frattempo, l’indagine prosegue e resta da vedere se le prove emerse saranno sufficienti per portare a un’accusa formale contro i due club. La questione, per ora, rimane aperta e potrebbe evolversi nei prossimi mesi con ulteriori sviluppi.