Sono ben 32 i patogeni, tra virus e batteri, da tenere sotto controllo perchè potrebbero essere i prossimi ‘Sars Cov 2’, ovvero i responsabili della diffusione di una futura pandemia globale. A dirlo è l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, in un documento appena aggiornato intitolato ‘Pathogens prioritization: a scientific framework for epidemic and pandemic research preparedness’. Redatto da 200 scienziati, che hanno analizzato 1.600 patogeni individuando i 32 da tenere in maggiore considerazione, il documento contiene anche indicazioni su come tutelare la salute pubblica attraverso l’implementazione della ricerca scientifica e il rafforzamento della prevenzione ma anche misure da mettere in atto in caso di nuova pandemia.
Oltre ai 32 virus e batteri conosciuti da attenzionare, incombe anche l’incognita del patogeno X, ovvero un agente nocivo ad oggi sconosciuto che potrebbe causare un’altra pandemia globale, proprio come accaduto con il Sars Cov 2. In questo senso, preoccupa anche lo scioglimento dei ghiacci artici, determinato dall’innalzamento della temperatura globale, che potrebbe ‘scongelare’ virus preistorici e potenzialmente molto pericolosi.
A far particolarmente paura sono anche le zoonosi, ossia quelle malattie capaci di fare il salto di specie e di trasmettersi dagli animali all’uomo. È questo il caso del monkeypox, il vaiolo delle scimmie, dichiarato causa di emergenza di salute pubblica internazionale dall’Oms nell’estate del 2024. Anche lo stesso Covid è una zoonosi, così come la mucca pazza, l’ebola, la Sars e addirittura l’Hiv.
Non da meno sono le preoccupazioni legate alla diffusione di alcune malattie veicolate dalle zanzare, la cui circolazione è favorita dall’innalzamento delle temperature medie. Ne sanno qualcosa i cittadini delle dieci comunità del Massachusetts che nell’estate 2024 sono stati interessati da un coprifuoco ‘anti-zanzare’: in seguito a diversi casi di encefalite equina orientale, veicolata dalle zanzare, le autorità sanitarie locali hanno caldamente sconsigliato ai cittadini di uscire nelle ore serali e notturne, quando l’attività delle zanzare è maggiore, per scongiurare il rischio di essere punti e di contrarre la malattia. L’encefalite equina orientale è causa di morte in un terzo delle persone che la contraggono ed è per questo estremamente pericolosa.
Alta l’attenzione dell’Oms anche per il vaiolo, la cui immunità è in declino, e per i batteri divenuti più resistenti agli antibiotici, è questo il caso della Klebsiella pneumoniae. Colera, salmonella, virus influenzali e aviari, ebola, dengue, chikungunya e virus zika sono altri patogeni inseriti nel documento.